NELLE CRISI, ESSERCI (2)
Lo scopo dovrebbe essere aiutare le persone ad affrontare le loro crisi, perché ne escano più mature e forti. Bisogna abbassare il loro livello di paura ed aiutarle a tornare alla normalità. Ecco come: 1. Stabilendo un contatto con loro. Le persone davvero in crisi tendono a chiudersi e a non chiedere aiuto. Dovrai essere tu a fare il primo passo, mostrando comprensione e interessamento sincero. Non serve essere dei professionisti, due semplici passi possono fare la differenza: ascoltare con attenzione e mantenere il contatto visivo. Due atteggiamenti semplici che faranno sentire accolti e valorizzati. 2. Favorendo la riduzione dell’ansia. Una presenza calma può abbassare il loro stress; incoraggiali a parlare di ciò che li preoccupa e offri speranza. Chi è in crisi ha spesso una visione distorta ed oltremodo pessimistica della situazione, quindi puoi suggerire con discrezione delle prospettive nuove, “posso suggeriti un altro modo di guardare le cose?” Ogni volta che è possibile farlo, offri speranza per il domani, “capisco che sia duro, ma con l’aiuto di Dio io credo che tu possa farcela”; e una promessa Biblica su cui fondare tale speranza (Geremia 33:3). 3. Focalizzando il problema effettivo e centrale. Durante le crisi, le persone vengono sopraffate da una miriade di fattori che generano confusione, possibili problemi e decisioni da prendere. Aiutandoli a capire che cosa va affrontato per primo, quale problema va subito risolto e quale può attendere, si aiuta ad alleggerire l’angoscia. Invece di discutere sul passato o di preoccuparsi del futuro, concentrarsi sul presente aiuta a fare dei passi concreti, riduce l’ansia e rende capaci di affrontare meglio la crisi.
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