La battaglia non è nostra
Tutto sta nell’essere certi che la battaglia è di Dio, non è nostra. Non dovremo combattere noi in questa battaglia.
Fintanto che ci preoccuperemo dei nostri rischi e delle nostre incombenze, saremo preda della paura.
Ma quando realizzeremo che Dio si è impegnato a prendersi cura di noi come Sua proprietà, ci sentiremo infinitamente sollevati e al sicuro.
Se invio un mio rappresentante in un lungo viaggio, dovrò rispondere io delle spese da lui sostenute e della sua protezione;
se Dio mi manda in qualche luogo, è Lui il responsabile. Se apparteniamo a Dio e mettiamo la nostra vita, la nostra famiglia e tutto ciò che abbiamo nelle Sue mani,
possiamo esser certi che Egli si prenderà cura di noi.
Se il nostro corpo appartiene a Dio, è Suo interesse tenerci in buona salute,
così come è interesse del pastore che le sue pecore siano ben cibate, ben custodite e che si fidino di lui. «Grazie siano rese a Dio che sempre ci fa trionfare in Cristo» (2 Corinzi 2:14).
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