Quando Daniele seppe che il documento era stato firmato, entrò in casa sua. Quindi nella sua camera superiore, con le sue finestre aperte verso Gerusalemme, tre volte al giorno si inginocchiava, pregava e rendeva grazie al suo Dio, come era solito fare prima” (Daniele 6:10).
Ci sono circostanze in cui la preghiera si rivela la sola via d’uscita da situazioni difficili che ci rendono perplessi e confusi.
Daniele, pur passando momenti difficili non si stancava mai di pregare.
George Muller disse: “Le nostre stesse debolezze forniscono l’opportunità a che la potenza del Signore Gesù Cristo si manifesti. Egli giammai lascia ed abbandona i Suoi. Più grande è la debolezza, più vicino Egli è per manifestare la Sua forza; più grandi sono le nostre necessità, più abbiamo ragione di fidarci in Colui che si proverà essere nostro Amico. Questa è stata la mia esperienza per più di settant’anni. Più grandi sono le prove, più grandi le difficoltà, più vicino ci è il soccorso del Signore. Spesso sembrava come se fossi stato completamente sopraffatto, ma non è mai stato poi così. Più preghiera, più fede, più esercizio della pazienza… questo porterà le benedizioni. Ciò che dobbiamo fare, quindi, è riversare il nostro cuore di fronte a Lui. Egli verrà in vostro soccorso: è cosa certa e sicura”.
Cari nel Signore, sviluppiamo l’abitudine di pregare e rendere grazie a Dio tre volte al giorno. Che Dio ascolti la vostra voce al mattino, al mezzogiorno ed alla sera.
Dio ci benedica
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