Si vedrà NUOVAMENTE la differenza!

 

[[Malachia 3:18]] ↔️ * Voi vedrete di nuovo la differenza che c’è fra il giusto e l’empio, fra colui che serve Dio e colui che non lo serve.*

Viviamo in una società globalizzata in cui si cerca di uniformare, di omologare nella forma di un apparente ordine simbolico che è riconducibile al “pensiero unico” dell’ordine mondiale. Abbiamo tutti la netta sensazione di trovarci di fronte al tentativo evidente di neutralizzare ogni idea, ogni orientamento, ogni prospettiva, ogni diversità di pensiero che esprime l’identità di ogni singolo individuo e persino della cultura, dell’economia e della fede di intere nazioni. In poche parole non ci è dato di distinguere ciò che è bene da ciò che è male, ciò che giusto da ciò che non lo è, discernere ciò che è etico e morale da ciò che diseducativo e indecente. L’umanità rischia di dimenticare che l’essere umano non può agire come l’essere animale. Non dimentichiamo che Dio ha creato l’uomo e la donna diversi da ogni altra creatura! Eppure ogni giorno che passa assistiamo al decadimento dei più basilari principi morali, tali da indurre alcuni ad affermare che “non c’è più differenza tra il giusto e lo stolto” ossia dall’insensato, dal folle, dallo stupido, quello privo di intelligenza. Il profeta Malachia di cui riportiamo il verso della nostra riflessione, sembra rimarcare una condizione sociale che rispecchia quella di oggi fatta di paradossi, di compromessi tali che imporrebbero di accettare il male come fosse il bene, di far convivere pacificamente l’immoralità con la decenza e la purezza. Lo spirito dell’anticristo non vuole che ci sia differenza, tutto deve sembrare normale, uguale! Perfino tutte quelle forme di espressione di una vita senza limiti, senza puduri, in cui l’orgoglio è la più alta manifestazione devono essere imposte e accettate. A tal proposito Dio riserva una Parola terribile a quanti si concedono a questo “spirito”. Infatti in Isaia 5:20 leggo :
“Guai a quelli che chiamano bene il male, e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l’amaro in dolce e il dolce in amaro!”
Invito a leggere anche il Salmo 52 per vedere la fine di costoro.
Malgrado ciò, ancora oggi Dio grida dal trono della sua santità “aborrite il male e attenetevi fermamente al bene”(Romani 16:9).
“Allontànati dal male e fa’ il bene; cerca la pace e adoperati per essa”(Salmo34:14).
Vorrei altresì ricordare che la differenza di cui Malachia profetizza, non riguarda esclusivamente il giusto e lo stolto come fosse qualcosa di circoscritto nella sfera sociale. Infatti egli completa questa distinzione quando dichiara che si vedrà chiaramente la differenza di COLUI CHE SERVE DIO da COLUI CHE NON LO SERVE affatto. Perché è in ciò che dobbiamo necessariamente concentrarci cioè che ognuno di noi FACCIA LA VOLONTÀ DI DIO. Servire Dio è servire attraverso la croce! Bisogna morire a noi stessi, affinché si noti la differenza da ciò che eravamo prima di accettare l’evangelo di Cristo e quello che siamo diventati per Grazia attraverso la Fede in GESÙ per la potenza dello Spirito Santo.
Dio ci benedica. F.llo Giovanni Praticó

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