Turchia, ritrovata la chiesa di Laodicea, una della 7 citate nell’Apocalisse di Giovanni
È stata ritrovata in Turchia la chiesa cristiana di Laodicea, una delle sette citate nell’Apocalisse di Giovanni, l’ultimo libro del Nuovo Testamento.
Il professor Celal Simsek, capo della missione archeologica turca che ha diretto lo scavo, ha annunciato di aver rinvenuto con un radar sotterraneo i resti dell’edificio sacro nell’antica città di Laodicea nella provincia di Denizli.
Datata all’epoca romana e edificata su una superficie di circa 2000 metri quadri, la chiesa è ancora in un buono stato di conservazione. Il ministero della Cultura Ertugrul Gunay, ha riferito la stampa turca, ha visitato il sito accompagnato dall’archeologo Simsek, che ha illustrato l’eccezionalità della scoperta. Il ministro si è felicitato per il ritrovamento, aggiungendo che l’archeologia in Turchia in tempi recenti ha portato alla luce significative scoperte oltre a quelle già note del sito cristiano di Efeso.
Gunay ha poi annunciato che sosterrà il completamento dello scavo, in modo che i resti dell’intera chiesa possano essere visitabili ai turisti. Nell’area sacra di Laodicea è riemersa anche la piscina battesimale, che secondo Gunay è ancora più bella di quella che si trova a Santa Sofia ad Istanbul.
Le ricerche della missione archeologica diretta da Simsek hanno confermato che la città di Laodicea esisteva già intorno al IV secolo a.C. e divenne uno dei principali centri del cristianesimo primitivo verso il 40/50 d.C e ben presto anche sede di un vescovo.
La chiesa di Laodicea compare nella Lettera ai Colossesi di San Paolo e poi viene menzionata come una delle sette chiese dell’Asia minore di cui parla il libro dell’Apocalisse.
Gli studiosi hanno ipotizzato che la chiesa di Laodicea sia stata fondata da Epafra, un colossese che si era convertito al cristianesimo dopo aver ascoltato la predicazione degli apostoli di Gesù giunti in Turchia.
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