Cina: costretto a fuggire

 

Cosa faresti se durante uno degli incontri di studio biblico e preghiera che conduci nella tua chiesa, le autorità facessero irruzione arrestando tutti i presenti e vietando di incontrarsi di nuovo? Questo è esattamente ciò che è accaduto al pastore Qi Ming, in Cina.

 

Il governo cinese osservava le attività di Qi Ming da tempo e spesso seguiva i membri della chiesa. È stato però a seguito del rifiuto di installare le telecamere di sorveglianza all’interno dell’edificio che le autorità hanno fatto irruzione. “Più di 100 cristiani sono stati arrestati!”, ha condiviso Qi Ming.

 

Dopo il raid, il pastore ha detto di non avere paura ma di essere preoccupato: “Ero pronto per essere portato via. Ero preparato a questo”. Dopo i concitati momenti, Qi Ming è stato incoraggiato a lasciare dal Paese, per la sicurezza della sua famiglia. Con riluttanza, Qi Ming ha accettato. Hanno fatto le valigie nella notte, poi, la mattina presto, sono usciti di nascosto dirigendosi verso l’aeroporto.

 

“Ero pronto ad essere arrestato da un momento all’altro”, ha detto Qi Ming, condividendo la preghiera recitata insieme alla sua famiglia mentre si trovava seduto in un fast food in attesa dell’imbarco:

 

“Dio, questo potrebbe essere l’ultimo pasto che farò con la mia famiglia. Se lascerai che mi prendano, sarà per la tua volontà. Se invece mi proteggerai, potrò vedere i miei figli crescere”.

 

Per la misericordia di Dio, Qi Ming e la sua famiglia sono riusciti a fuggire appena in tempo. Le autorità li stavano cercando, il pastore ha anche ricevuto da loro dei messaggi sul telefonino mentre saliva a bordo dell’aereo.
Nonostante la difficile esperienza, Qi Ming rimane forte: “Se credi veramente in Gesù, [la persecuzione] arriverà”.
 
Irruzioni nelle chiese, arresto di pastori, restrizioni per il possesso di Bibbie e leggi che vietano ai minorenni di frequentare la chiesa: la strategia è evidente, reprimere la religioneLa Cina è molto vasta e la situazione dei cristiani può variare a seconda delle zone. Possiamo comunque affermare che la condizione dei cristiani è peggiorata in tutto il Paese con controlli sempre più restringenti e leggi più severe. Attualmente la Cina si trova alla posizione numero 23 della World Watch list 2020.

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