LA STRATEGIA DEL RICORDO

Salmo 42: 6 O DIO mio, l’anima mia è abbattuta dentro di me; perciò mi ricordo di te dal paese del Giordano e dalle cime dell’Hermon, dal monte Mitsar. 7 Un abisso chiama un altro abisso, al fragore delle tue cascate; tutti i tuoi flutti e le tue onde sono passati sopra di me. 8 Di giorno l’Eterno mi largisce la sua benignità, e di notte innalzo a lui un cantico, una preghiera al Dio della mia vita. 9 Io dirò a Dio, mia rocca: «Perché mi hai dimenticato? Perché vado in giro vestito a lutto per l’oppressione del nemico?» Quella del salmista è la strategia da adottare quando le avversità della vita, Satana e l’inferno ci abbattono. L’anima abbattuta non ha più forze e, talvolta si arrende, permettendo al dolore di padroneggiare dominando le facoltà difensive… il salmista, indica invece che, possiamo e dobbiamo rivalerci richiamando i potenziali che sono dentro di noi è lottare contro tutto ciò che ci vuole abbattere. Nel giorno dell’abbattimento, il salmista rivolse il pensiero a tutte le vittorie, le benedizioni di Dio, ricordando luoghi e alture della magnifica presenza di Dio, la Sua paterna tenerezza: “dal Giordano… ai monti dell’Hermon, al monte Mitsar”. Alture indimenticabili che, quando l’anima è abbattuta tende a dimenticare. Caro lettore circondati dei migliori pensieri quando sei abbattuto fuggendo a gambe levate dai suoi malefici tentacoli. Ritorna, anima bella, alle alture dello spirito e lo celebrerai ancora. Salmo103: 2 Benedici, anima mia, l’Eterno e non dimenticare alcuno dei suoi benefici.

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