Getta sul Signore il tuo affanno, ed Egli ti sosterra’; Egli non permettera’ mai che il giusto vacilli. Chi non ricorda quando da bambino aspettava con trepidazione l’arrivo in citta’ del circo. Fra le varie esibizioni, sicuramente tutte emozionanti, vi era quella degli equilibristi che piu’ di tutte ci lasciava con il fiato sospeso gli spettatori ed in modo particolare quando l’atleta, una volta giunto al centro della corda che doveva percorrere per giungere alla parte opposta, cominciava a vacillare, cominciava ad ondeggiare sempre piu’ velocemente dando l’impressione che da un momento all’altro avrebbe perso l’equilibrio e sarebbe caduto nel vuoto. Non sara’ piacevole ritrovarsi in una simile situazione. Basta un minimo di disattenzione. Basta un attimo di deconcen- trazione per vanificare giorni e giorni di allenamento. Ma quegli atleti sanno come riuscire a riprendere in mano la situazione e, il piu’ delle volte riescono a portare a termine la prova con scroscianti applausi .
La realta’ e’ che si puo’ vacillare, si puo’ trabal- lare anche fuori del circo e non mentre si percorre una cordicella ma quando si attraver- sano le difficolta’ di questa vita, con la differenza che non tutti siamo degli atleti. Ma se non siamo atleti, siamo figliuoli di Dio e tutti noi dobbiamo avere la certezza che il Signore ha preso su di se’ i nostri pesi e mai permettera’ che un suo figliuolo vacilli tanto velocemente da doversi ritrovare nel vuoto .
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