RESPONSABILE DELLA PULIZIA

“I sacerdoti entrarono nell’interno della casa del SIGNORE per purificarla, e portarono fuori,… tutte le immondezze che trovarono nel tempio del SIGNORE; i Leviti le presero per portarle fuori e gettarle nel torrente Chidron”. (2Cronache 29:16)

RESPONSABILE DELLA PULIZIA

Mentre entrava nel suo ufficio, il titolare di un’impresa, con voce che non ammetteva repliche, stava dicendo al telefono: “Sono responsabile di tutto ciò che viene fatto nell’ambito della mia azienda, comprese le pulizie!”. Non so come l’interlocutore giudicò il messaggio, ma ne afferrai la portata per me stesso! Non sono forse anch’io, responsabile della “pulizia” in casa mia? Tra tutto ciò che vi entra per mezzo di parole, letture o altri mezzi, non vi sono per caso delle spazzature da portar via? Nelle conversazioni, durante le distrazioni e gli inviti che animano casa mia, non vi sarebbe nulla da eliminare? Ma vi è ancora un luogo segreto che devo tenere accuratamente “pulito”: è il mio cuore, “poiché dal cuore vengono pensieri malvagi… che contaminano l’uomo” (Matteo 15:19,20). Per questo è scritto: “Custodisci il tuo cuore più di ogni altra cosa, poiché da esso procedono le sorgenti della vita” (Proverbi 4:23). Di fronte a chi sono responsabile? Di fronte ai miei figli, a chi mi sta intorno, ai miei fratelli e sorelle in fede. L’apostolo Paolo non esortava forse Timoteo ad essere “d’esempio ai credenti, nel parlare, nella condotta,
nell’amore, nella fede, nella castità” (1 Timoteo 4:12)? Ma sono, prima di tutto, responsabile di fronte a Dio poiché “ciascuno di noi renderà conto di se stesso a Dio” (Romani 14:12).

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