CONTINUAZIONE DEL TRATTATO SULLA NUOVA NASCITA-OTTAVA ASSERZIONE:

Chi è rigenerato da Dio vince il mondo. 

Il mondo è in opposizione a Dio. Giace nel maligno 1Gv 5:19 e si sforza continuamente di indurre il credente a disubbidire a Dio. 1Gv 5:3 Invece, chi è nato da Dio mediante il potere della fede vince il mondo. 

9. Chiunque è nato da Dio non commette o persiste nel commettere peccato, perché il seme d’esso dimora in lui; e non può peccare persistere nel peccare perché è nato da Dio. 1Gv 3:9; (cfr.) originale greco

NONA ASSERZIONE:

Il seme di Dio rimane in chi è nato da Dio,

che quindi non può persistere nel peccato.

Nota 1: che cosa si intende qui con il termine peccato? Chiaramente si riferisce a un’azione, che viene poi descritta nel versetto 4: una violazione (o trasgressione, Diod.) della legge, cioè un atto che dimostra disprezzo per la volontà di Dio, così come ci è stata rivelata nella sua Parola. Il peccato di cui si parla qui è una violazione cosciente e intenzionale della legge di Dio.

Chi è rigenerato non fa ciò che ritiene contrario alla volontà di Dio, eccetto che non ne sia consapevole, ma in questo caso non commette una trasgressione. Forse avrebbe dovuto sapere che era contrario alla volontà di Dio, ma non sapendolo, confessa la sua colpa a Dio quando se ne rende conto. In questo caso, quindi, pecca in un senso più generico della definizione che ci dà qui Giovanni.

Nota 2: il verbo usato qui è al presente, indicando un’azione progressiva o continua. La traduzione letterale del brano sarebbe: “Chiunque è nato da Dio non persiste nel commettere peccato, perché il seme d’esso dimora in lui; e non può persistere nel peccare, perché è nato da Dio.” Giovanni non insegna che chi è nato da Dio non commette mai un peccato come atto singolo, ma piuttosto che non continuerà a peccare abitualmente. La prossima asserzione dimostra, invece, ciò che farà abitualmente.

Chi è nato da Dio non può peccare, proprio perché è nato da Dio. La nuova natura che Dio imparte agli uomini nella rigenerazione, rende impossibile una pratica abituale del peccato.

10. Se voi sapete ch’egli è giusto, sappiate che chiunque opera la giustizia è nato da lui. 1Gv 2:29

DECIMA ASSERZIONE:

Chi è nato da Dio opera abitualmente la giustizia.

Il verbo è al presente, e indica un’azione continua; infatti, non si afferma che chi è nato da Dio opera la giustizia in una singola occasione, ma che la opera abitualmente. Per Giustizia si intende il compimento di determinati atti conformi alla volontà di Dio, così come ci è rivelata nella sua Parola. La giustizia è la pratica abituale di chi è nato da Dio. Egli potrà commettere dei singoli atti di ingiustizia, ma è in genere e abitualmente un operatore di giustizia.

Nota: l’uso del presente indica chiaramente un’azione continua. Se volesse indicare un singolo atto, il versetto insegnerebbe che tutti coloro che operano un atto di giustizia sono nati da Dio. È chiaro che non è così. Non si riferisce quindi a un unico atto di giustizia, così come ovviamente la proposizione opposta 1Gv 3:9 non può riferirsi a un’unica trasgressione.

11. Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte. 1Gv 3:14

Diletti, amiamoci gli uni gli altri; perché l’amore è da Dio, e chiunque ama è nato da Dio e conosce Iddio. 1Gv 4:7

UUNDICESIMA ASSERZIONE:

Chi è nato da Dio ama i fratelli.

Domanda: Chi sono i fratelli?

Risposta: Chiunque crede che Gesù è il Cristo, è nato da Dio; e chiunque ama colui che ha generato, ama anche chi è stato da lui generato. 1Gv 5:1 I fratelli sono tutti i nati da Dio; e chi è nato da Dio ama tutti quelli che sono nati da Dio. Possono essere Americani, Inglesi, Africani, Orientali, colti o ignoranti: sono sempre figli di Dio e fratelli, e quindi oggetti del nostro amore.

Domanda: Che cosa significa amore?

Risposta: Il significato ci è dato nei versetti seguenti. (cfr.) 1Gv 3:16-18 Non si tratta di una pura emozione o sentimento, ma di un interesse sincero per il bene dell’altro, che porta al sacrificio personale, anche della propria vita, se necessario. Questo amore è il risultato, la dimostrazione e la prova suprema della nuova nascita.

12. Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie son passate: ecco, son diventate nuove. 2Co 5:17

DODICESIMA ASSERZIONE:

In chi è rigenerato da Dio, le cose vecchie sono passate e sono diventate nuove.

Al posto delle vecchie idee, dei vecchi desideri, dei vecchi fini e delle vecchie scelte, abbiamo nuove idee, nuovi desideri, nuovi fini e nuove scelte.

13. Egli ci ha salvati non per opere giuste che noi avessimo fatte, ma secondo la sua misericordia, mediante il lavacro della rigenerazione e il rinnovamento dello Spirito Santo. Tt 3:5

TREDICESIMA ASSERZIONE:

L’uomo rigenerato da Dio è già salvo mediante il lavacro della rigenerazione e il rinnovamento dello Spirito Santo.

Nota generale: questi risultati della rigenerazione ne sono anche la prova, soprattutto quelli citati nelle asserzioni 7, 8, 9, 10 e 11. Se qualcuno vuol sapere se è davvero nato di nuovo, si chieda: “I fatti indicati nelle asserzioni 7, 8, 9, 10 e 11 sono veri nel mio caso?”.

Nella prossima puntata parleremo della NECESSITÀ DELLA NUOVA NASCITA

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