Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo. (Matteo 11:28)
Quello di cui Gesù ci parla è un riposo, non fisico, ma spirituale. Ma chi sono i travagliati e gli oppressi? I travagliati e gli oppressi sono tutti coloro che hanno a che fare con problemi, ansietà, difficoltà e sofferenze. Andare a Gesù è l’indispensabile premessa per ricevere riposo ed essere liberati dall’ansia e dall’oppressione, che sono il risultato delle preoccupazioni.
Senza il Signore non esistono soluzioni efficaci, ogni rimedio umano è illusorio e temporaneo.
Gesù chiama vicino a sé chi è travagliato, è dilaniato nella mente, nel corpo e nell’anima quasi fosse sottoposto a tortura o attraversa momenti di sofferenza acuta come quelli di una donna prima del parto, ma è un dolore cupo, non come quello che prova chi sta per dare alla luce una vita e sa che presto dimenticherà la sofferenza patita, ma è un dolore sterile, simile a quello che prova chi sta per abortire e sa che il suo dolore si prolungherà e si accrescerà.
Gesù chiama a Lui chi è aggravato, schiacciato da pesi superiori alle proprie capacità di sopportazione, per dargli riposo, ma non solo, vuole anche togliere il peso che lo opprime e procurargli un senso di leggerezza e di benessere.
Senza dubbio cercare il Signore con tutto il cuore e confidare il Lui anziché nelle proprie capacità, fa sperimentare una soprannaturale soluzione dei problemi e uno stato di generale benessere. In Dio, che è il nostro Padre Celeste, troviamo in abbondanza tutto quello che ci occorre, sia per la nostra vita spirituale che per quella emotiva e fisica, ma in particolare Egli può darci un tipo di pace che il mondo non conosce, una pace soprannaturale davanti alla quale la paura, l’ansia, l’agitazione, le preoccupazioni, le sofferenze e i travagli interiori svaniscono perché… è una pace che viene dal cielo e che solo Lui può dare!
Leggiamo in Giovanni 14:27:” Io vi lascio la pace, vi do la mia pace; io ve la do, non come la dà il mondo; il vostro cuore non sia turbato e non si spaventi.”
Lascia un commento