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Daniel Webster Whittle nacque a Chicopee Falls nello stato del Massachussets il 22 novembre 1840.
Durante la guerra civile raggiunse il grado di Maggiore e fu per ciò che per il resto della sua vita fu chiamato “Maggiore Whittle”.
Durante la guerra il Maggiore Whittle perse il braccio destro e finì prigioniero.
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Mentre era ricoverato nell’ospedale di campo, cercò qualcosa da leggere e trovò un Nuovo Testamento.
Nonostante le parole di quel libro risuonassero nella sua mente, egli non si sentiva ancora pronto ad accettare Cristo come suo personale Salvatore.
Accadde che un giorno un inserviente dell’ospedale lo svegliò, dicendogli che un prigioniero in punto di morte desiderava che qualcuno pregasse per lui.
Whittle dapprima si rifiutò di pregare per il giovane, ma quando l’inserviente rispose di aver pensato che fosse cristiano perché lo aveva visto tempo prima leggere la Bibbia, Whittle accettò di recarsi dal giovane.
E con queste parole che egli descrisse quello che accadde al capezzale del giovane morente: “Caddi in ginocchio e strinsi la mano del giovane nella mia. In poche brevi parole rotte, confessai il mio peccato e chiesi a Cristo di perdonarmi. Proprio in quel momento realizzai che il Signore mi aveva perdonato. Così potei pregare con sincerità per quel giovane.
Questi si calmò e, mentre pregavo, mi strinse più forte la mano, aggrappandosi alle promesse di Dio.
Quando mi rialzai dalla preghiera il giovane era morto, ma una espressione di pace era scesa sul suo viso, che prima era sofferente.
Ora, non posso fare a meno di credere che Dio, che aveva usato quel giovane per portare me al Salvatore, abbia usato me per condurre quel caro a confidare nel prezioso sangue di Cristo e trovare perdono.
Spero che potrò incontrarlo di nuovo nel cielo”.
Dopo la sua conversione il fratello Whittle ci ha lasciato un canto che oggi è molto noto ed eseguito nei nostri culti, anche se, ancora una volta, il testo nella sua versione originale in lingua inglese risulta più forte e pregno di significato della versione che noi conosciamo, rimaneggiata nei termini per motivi metrici e musicali.
Benedizioni abbondanti
Ci saranno acquazzoni di benedizione,
questa è la promessa d’amore.
Ci saranno stagioni rinfrescanti
mandate dal Salvatore.
Acquazzoni di benedizione,
abbiamo bisogno di acquazzoni di benedizione,
gocce di misericordia cadono tutto intorno
ma supplichiamo di ricevere degli acquazzoni.
Ci saranno acquazzoni di benedizione
preziosi e che fanno rivivere.
Sui colli e le valli
risuoni l’abbondanza di pioggia.
Ci saranno acquazzoni di benedizione!
Mandale su noi, oh Signore
Rinfrescaci,
vieni e onora la tua Parola!
Ci saranno acquazzoni di benedizione!
Oh, possano cadere quest’oggi,
ora, mentre confessiamo a Dio,
ora, mentre invochiamo Gesù.
Ci saranno acquazzoni di benedizione,
se abbiamo fiducia ed obbediamo!
Ci saranno stagioni rinfrescanti,
se lasceremo fare a Dio!
Possa essere questa la preghiera di ciascuno di noi! |
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DANIEL WEBSTER WHJTTLE 1840-1901 |
da; “Risveglio Pentecostale 5/09” |
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