Giacobbe parti……

 

Giacobbe partì da Beer-Sceba e andò verso Caran. Giunse ad un certo luogo e vi passò la notte, perché il sole era già tramontato. Prese una delle pietre del luogo, se la mise per capezzale e lì si coricò. Fece un sogno: una scala poggiava sulla terra, mentre la sua cima toccava il cielo; e gli angeli di Dio salivano e scendevano per la scala. Il SIGNORE stava al di sopra di essa e gli disse: “Io sono il SIGNORE, il Dio d’Abraamo tuo padre e il Dio d’Isacco. La terra sulla quale tu stai coricato, io la darò a te e alla tua discendenza.”

Giacobbe scappava da suo fratello Esaù, il quale lo voleva uccidere, perché Giacobbe con uno stratagemma gli aveva rubato al primogenitura. Giacobbe, o imbroglione, era consapevole della sua malefatta e per questo motivo grande era il suo spavento. Arrivò in un certo luogo e qui vi passò la notte. Fece un sogno:una scala che poggiava sulla terra e toccava con la sua cima il cielo.
Che sogno strano pensò, ma noi possiamo capire la similitudine con la figura del Cristo. Egli fu vero uomo per simpatizzare con la nostra umanità e vero Dio, per prendersi cura di noi. Infatti, Gesù è la porta verso il cielo, la strada, la via, e la scala che unisce il cielo alla terra. Dio ha voluto che egli pagasse la sua giustizia attraverso la croce, che pure ci da la salvezza, poiché Cristo ha dato la sua vita e morì su quel legno per salvare noi e riconciliarci con il Padre. Accettare Gesù per accedere al cielo, è l’unica via che porta al Padre.

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