CRISTIANO PER APPROSSIMAZIONE

Durante un esame, un professore diede un compito abbastanza complesso ai suoi studenti.
Avevano due alternative di voto: 10 oppure 0.
Se il risultato del problema era corretto, l’alunno otteneva dieci, la promozione; al contrario, se il risultato non era perfetto l’alunno prendeva uno zero tondo e veniva bocciato.
Uno studente che fu respinto, con aria indignata, si diresse alla scrivania del professore lamentando che aveva sbagliato solo un calcolo, non il procedimento, non meritava 0.
Il professore con molta tranquillità disse: “Questo che dirò valga per tutti: mi dispiace, ma non posso approvare il test”.
Il ragazzo protestava ancora.
Il professore sospirò, tirò fuori dalla sua borsa un foglio e disse: “Sui vostri fogli non c’era scritto, ma ora per favore, puoi leggerlo ad alta voce?”
L’alunno lesse: “Calcolo di resistenza di materiale per caldaie”.
A questo punto il professore continuò: “Signor Rossi, oggi per lei era un esame, ma nella vita reale cosa sarebbe successo se avesse fatto tutto bene, ma avesse sbagliato l’ultimo calcolo?
Glielo dico io: avrebbe provocato l’esplosione della caldaia causando probabili vittime!”
Il ragazzo, imbarazzato, tornò in silenzio al suo posto.
Agire, donare e pregare.
L’azione per prima cosa: per la maggior parte di noi consiste nella collaborazione attiva con una chiesa locale.
Dai il tuo sostegno ad una chiesa spiritualmente viva!
Non lasciare che il tuo pastore e gli anziani facciano tutto.
Anche tu puoi posare i tuoi piccoli mattoni nel muro.
I potenti possono portare grossi carichi di pietre e di cemento, ma sono i milioni di piccoli contributi che fanno innalzare velocemente la costruzione.
Ogni volta che portiamo la predicazione dell’Evangelo ad un inconvertito o che conquistiamo un bambino a Cristo, distribuendo un opuscolo o sosteniamo l’attività evangelistica, noi stiamo contribuendo a costruire le mura dell’edificio.
Non può mancare la consapevolezza del dare, ma questa non deve mai costituire una scusa a scansare l’azione.
Il dare è un supplemento e non un sostituto.
Partecipare con i nostri mezzi corrisponde alla vera edificazione delle mura.
Non perdiamo mai ciò che doniamo a Dio.
Infine la preghiera.
Essa trasporta le risorse di Dio nel nostro lavoro di costruzione.
E’ la nostra arma più potente.
Anche se non potessimo fare nulla o donare alcunché, possiamo sempre utilizzare lo strumento più potente: la preghiera.
Quando preghiamo veramente, costruiamo efficacemente.
La cosa migliore è che le tre cose vadano insieme: agire, donare e pregare.
Solo così “la caldaia non scoppierà”.
Non essere più un “cristiano per approssimazione”, ma un cristiano reale!

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