DIMENTICARE? DIO NON DIMENTICA

Isaia 49:15-16: «Una donna può forse dimenticare il bimbo che allatta, smettere di avere pietà del frutto delle sue viscere? Anche se le madri dimenticassero, non io dimenticherò te. Ecco, io ti ho scolpita sulle palme delle mie mani; le tue mura mi stanno sempre davanti agli occhi».
La buona notizia oggi è che tu non sei dimenticato.
Puoi avere avuto quella malattia per anni e magari sembra che le cose non cambieranno mai, ma Dio conosce ogni lacrima che hai versato e ogni notte che hai passato in solitudine.
Lui ti ha scolpito nel palmo delle Sue mani e non sei dimenticato.
Forse sei un genitore che ha passato tutta la vita a lavorare per permettere ai figli di realizzare i loro sogni o di avere le cose che tu non hai avuto.
Ricorda però che anche tu hai un Padre che non si è mai dimenticato dei tuoi sogni.
Lui ha visto i tuoi sacrifici e pensa di non voler realizzare solo i desideri dei tuoi figli, ma anche i tuoi.
Le persone si potranno anche dimenticare di te, ma Dio no.
Le persone ti faranno dei torti e ti potrebbero anche abbandonare nel momento in cui hai più bisogno, ma Dio è l’amico che è più vicino di un fratello.
Dio si ricorda di te e quando lo fa non si limita ad accontentarti, ma ti ricopre col Suo favore e ti sorprende con la Sua benignità.
Dio è così pieno di misericordia!
Quando siamo ormai stanchi di credere o di pregare, Dio ribalta la situazione.
Lui si ricorda non solo di te, ma anche dei sogni che ha messo dentro di te.
Lui si ricorda delle promesse, degli scopi.
Lui dice: «IO ho messo quel sogno dentro di te e IO lo porto a compimento».
Un giovane di 19 anni stava morendo di tubercolosi.
Nel suo letto di morte cominciò a invocare tutte le divinità di cui aveva sentito parlare.
Nella disperazione gridò: «Se c’è un Dio, io gli chiedo non di guarirmi, ma di insegnarmi come morire!», poiché aveva paura della morte.
Nell’isolato accanto, una giovane studentessa del college, sentì nel suo cuore quello che chiamò un amore inspiegabile fuoriuscito da lei e si ritrovò davanti alla casa del giovane senza neanche sapere cosa stesse facendo.
Suonò alla porta ed aprì una donna.
La giovane disse: «So che è strano, ma c’è per caso qualche ragione per cui io dovrei pregare per voi?».
La donna rispose: «Sì, mio figlio giace sul letto di morte».
La ragazza entrò e quel giorno il giovane diede la sua vita a Gesù, ricevendo anche, successivamente, la guarigione completa.
Oggi quel giovane è il Dr. Paul Yogghi Cho, leader della chiesa più grande del mondo in Corea del Sud.
Cosa voglio dire con questa storia?
Dio non si è dimenticato di te, Lui sa a cosa ti ha chiamato e lo porterà a compimento.
(David Wilkerson)

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