Bhutan: condannati 2 pastori
I due pastori Tandin Wangyal e Mon Thapa sono stati incarcerati e giudicati colpevoli per ragioni legate alla loro fede cristiana. Thapa è stato rilasciato su cauzione, ma Tandin vede la prospettiva di restare in prigione per 3 anni e 11 mesi, se le cose non cambieranno la settimana prossima durante il ricorso in appello. Chiediamo preghiera per lui e per Thapa, per le rispettive famiglie e i credenti in questo paese.
Nel regno buddista del Bhutan, i due pastori Tandin Wangyal e Mon Thapa(conosciuto anche come David Lobzang) sono stati incarcerati e giudicati colpevoli per ragioni legate alla loro fede cristiana. Molti di voi li ricorderanno poiché sono stati oggetto delle vostre preghiere e lettere qualche mese fa. Il 5 marzo 2014, infatti, Tandin e Thapa sono stati arrestati sospettati di tenere incontri religiosi senza autorizzazione. Dopo alcune settimane di detenzione (e di preghiere da tutto il mondo), il 22 aprile il Procuratore Generale di Thimphu li ha rilasciati, accusandoli tuttavia di aver organizzato incontri religiosi non autorizzati, di aver mostrato un film (cristiano) privo della certificazione delle autorità che “monitorano” i media e di aver raccolto fondi dall’estero illegalmente.
Il 5 maggio vi è stata la prima udienza in cui i 2 pastori hanno presentato la loro difesa. La seconda udienza ha avuto luogo il 12 maggio e il Procuratore Generale ha presentato un’altra accusa in particolare per Tandin per aver richiesto fondi per uso personale, accusa alla quale Tandin ha risposto nella terza udienza del 22 maggio. Porte Aperte aveva seguito la loro vicenda, avviando una campagna di lettere e di preghiera in loro favore. Tutti eravamo in attesa della sentenza, che purtroppo è stata pesante.
Il pastore Tandin è stato condannato a 3 anni e 11 mesi di reclusione senza diritto al rilascio su cauzione. “Mi stanno consegnando alla polizia per portarmi in prigione“, ha scritto in un sms dopo la condanna: “Probabilmente non sarò più in grado di comunicare d’ora in poi“. Thapa (o David) è stato invece condannato a 2 anni e 4 mesi, con la possibilità di pagare una cauzione di 98.800 Ngultrum (valuta del Bhutan), cioè circa 1260 euro, per essere rilasciato.
Tandin presenterà appello la settimana prossima, il 22 settembre, presso la corte di Samtse (Bhutan del Sud): vi chiediamo preghiere per lui! “Le speranze sono poche“, ci dice una fonte locale. “Questa triste sentenza ha veramente scosso tutti quanti. Mia madre e le altre donne della nostra chiesa visiteranno la famiglia di Tandin“. Nel frattempo Thapa è stato rilasciato dietro pagamento della cauzione.
Il Bhutan è al 31° posto della WWList. Su una popolazione di 774.000 persone circa, il 2,5% risulta cristiano, secondo le ricerche dei nostri collaboratori della WWList. I cristiani bhutanesi vivono con la quotidiana pressione di essere monitorati e forzati spesso a rinnegare la propria fede in una nazione a predominanza buddista. Per questo spesso i pastori tengono i culti in clandestinità.
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