UN TOCCO CHE RAVVIVA
Luca 8:40-56
Ci sono situazioni in cui la nostra influenza, le nostre capacità, non possono fare nulla. Se vogliamo vivere un potente risveglio spirituale dobbiamo avere l’atteggiamento di Iairo.
Non sappiamo quale fosse il male della figlia di Iairo, vediamo però che la situazione era grave, la bambina stava morendo. Oggi molti credenti stanno correndo verso la morte e non sarebbe di alcuna utilità negare la realtà. Se in noi c’è una condizione di sonno spirituale, o peggio siamo spiritualmente morti, dobbiamo prenderne atto; non possiamo pensare che le cose miglioreranno col tempo. Il sonno spirituale, la morte, non arrivano all’improvviso; si comincia con sintomi leggeri. Noi abbiamo una grande responsabilità verso noi stessi, ma anche verso il corpo di Cristo; vogliamo vivere la vita di Cristo. Vogliamo essere santi, onorare il Signore. L’unica cura per non morire spiritualmente è Gesù; la prima cosa da fare per tornare a vivere è ammettere la realtà della nostra condizione.
Iairo andò a umiliarsi ai piedi di Gesù per chiedere il Suo aiuto, non fu orgoglioso. Vogliamo avere l’umiltà di chiedere aiuto quando non scorgiamo più la faccia faccia di Dio, prima che sia troppo tardi. L’unica soluzione al sonno spirituale è cercare il Signore; c’è solo bisogno di un potente risveglio che viene dal trono di Dio. La richiesta di Iairo era sincera, senza filtri; molte preghiere sono superficiali, non sono dettate da sincera disperazione, perché molti, pur consapevoli della propria situazione, fin quando riescono ad andare avanti materialmente non vanno al Signore mossi da disperazione. Vogliamo essere sensibili alla condizione del nostro spirito; l’unica via è il Signore (II Cr 7:14). Iairo inoltre fu specifico nella sua richiesta. Come Iairo, anche noi abbiamo bisogno di Gesù nelle nostre case. Vogliamo far regnare il Signore nella nostra vita e nella nostra casa.
La storia ci presenta anche un risveglio consolante. Per quanto possa essere grave la condizione spirituale di un credente, egli è ancora un figlio di Dio. Fin quando Gesù regna c’è speranza che la vita rinasca; nessuna situazione è talmente grave da essere irreversibile. Il Signore rispose alla preghiera di Iairo andando a casa sua e risponderà anche alla nostra preghiera. Vogliamo avere fede nel Signore, perché solo quelli che credono vedranno la gloria di Dio. La bambina tornò in vita e i sintomi di ciò furono evidenti. Quando c’è un risveglio spirituale, il primo sintomo è una grande fame della Parola di Dio; dove c’è un risveglio spirituale c’è la Parola di Dio che è amata, apprezzata.
Abbiamo bisogno di un potente risveglio, così potremo adempiere il mandato che ci è affidato. Non possiamo accontentarci, Dio ha in serbo per noi molto di più. Dobbiamo pregare e chiedere seriamente a Dio di darci un tocco dal cielo.
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