(IL BAMBINO E IL CUCCIOLO PERFETTO)

Aveva alcuni cuccioli da vendere, ed aveva appena affisso l’ultimo annuncio, quando ascoltò la voce di un bambino. “Signore vorrei comprare uno dei suoi cagnolini”. “Bene, rispose, l’uomo, questi cuccioli sono di razza pura e costano molto”. Il bambino, abbattuto, mise la mano in tasca, tirò fuori un pugno di monete e le mostrò all’uomo. “Non ho altro che questo. Posso vederli?” “Certo” gli assicurò l’uomo. E chiamò con un fischio la madre dei cuccioli. Mentre i cuccioli si avvicinavano, il bambino si rese conto che un altro cagnolino si era affacciato alla porta. Questo uscì lentamente, si sforzò al massimo per raggiungere i suoi fratelli, ma gli costò molto perché zoppicava ad una zampa. “Io voglio quello” disse il bambino, indicando il cagnolino zoppo.
L’uomo si inginocchiò e gli consigliò: “Ragazzo, questo cucciolo non potrà mai correre e giocare con te come gli altri”. Il bambino fece un passo indietro e gli mostro la protesi che l’aiutava a camminare. E gli disse: “Come può vedere, neanche io corro molto bene, e quel cucciolo ha bisogno di qualcuno che lo comprenda“.
Che bel cuore aveva il bambino!
Molto precocemente la vita gli aveva insegnato ad essere comprensivo
Il mondo è pieno di persone che hanno bisogno che qualcuno li comprenda.
Per questo motivo Dio c’inviò suo Figlio Gesù Cristo affinché si facesse uomo e così si identificasse con noi nelle nostre limitazioni umane.
Nessuno ci comprende come Cristo!
(Ebrei 4:15-16) “Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato. 16 Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovare grazia ed essere soccorsi al momento opportuno”.

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