“…Dio tiene gli occhi aperti sulle vie dei mortali, e vede tutti i loro passi. Non ci sono tenebre, non c’è ombra di morte, dove possa nascondersi chi opera iniquamente.” (Giobbe 34:21, 22)
Fratelli e sorelle, è arrivato il momento di dire “Basta!” a voler continuare ad essere ipocriti. Basta con la falsità, basta con la maldicenza, basta con l’inganno,
basta con l’odio e disprezzo verso qualcuno, basta con la discordia, basta con l’orgoglio! Ingannate voi stessi nell’essere convinti di essere cristiani. Convertitevi e ravvedetevi! Non possiamo continuare a pretendere che Dio manifesti la Sua gloria e potenza, che Dio adempi le Sue promesse mentre nella nostra vita e nella nostra comunità è presente tutta questa malvagità.
Nessuna malvagità può essere celata a Dio! Perché Dio tiene gli occhi aperti sulle vie dei mortali, e vede tutti i loro passi, non porta rispetto all’apparenza Non ci sono tenebre dove possa nascondersi chi opera iniquamente, poiché, ai Suoi occhi, luce e tenebre Gli sono uguali, la notte per Lui è chiara come il giorno.
Confessiamo la nostra colpa al SIGNORE, e facciamo la Sua volontà che consiste anche nel confessare i nostri peccati gli uni agli altri. Avete avuto e avete ancora oggi dei risentimenti, ire, cattiverie, pensieri contro qualcuno della famiglia e della comunità, e questi peccati devono essere confessati a Dio e al prossimo. Se riconosciamo di essere figli di Dio dobbiamo avere il coraggio di confessarli, senza vergogna di essere sinceri e di dire la verità. Dovremmo piuttosto vergognarci di essere ipocriti e pieni di falsità e dire menzogne, anche con il saluto della pace. Non vi deve importare se l’altro non vorrà perdonarvi. Se al vostro prossimo confessate e chiedete perdono e lui non vuole perdonarvi, non preoccupatevi…se la vedrà direttamente con il Signore, dimostrerà che l’amore di Dio e il sentimento di Cristo Gesù non è in lui, e non sarà perdonato se non perdona.
Vale anche per il rapporto con il pastore della propria comunità.
Se il vostro pastore vi chiede un favore, per amore siate pronti a farne due. Se il pastore vi chiede di fare un miglio, per amore fate due miglia. Se il vostro pastore vi chiede anche di lasciare un banco libero, per amore lasciate due banchi. Altrimenti farete tutto solo con risentimento, con odio, con disprezzo, con fiacchezza, con svogliatezza, digrignando i denti.
Ma pensate davvero di nascondere i sentimenti reali che avete nel vostro cuore a Dio mentre li nascondete all’uomo? Si può benissimo fingere all’uomo, ma a Dio niente sfugge, poiché ai Suoi occhi è tutto chiaro come la luce del sole. Non illudetevi più di tenere nascosto qualcosa. Badate bene a come vi comportate! Se avete l’amore di Dio e se siete figli di luce, dimostratelo! Aborrite il male e attenetevi fermamente al bene, perché l’amore non fa nessun male al prossimo.
Siate tutti concordi, compassionevoli, pieni di amore fraterno, misericordiosi e umili.
Tra voi si faccia ogni cosa con amore. Date loro dunque, in presenza delle chiese, la prova del vostro amore, e solo se avete amore gli uni per gli altri conosceranno che siete i discepoli di Gesù Cristo, perché dimorate nel Suo amore e non c’è spazio per l’odio. L’amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori mediante lo Spirito Santo che ci è stato dato.
L’amore sia senza ipocrisia.
Quindi quanto all’amore fraterno, siate pieni di affetto gli uni per gli altri. Siate resi capaci di abbracciare con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità dell’amore di Cristo. Con ogni umiltà e mansuetudine, con pazienza, sopportatevi gli uni gli altri con amore. Altrimenti saremo insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene e per il prossimo.
Dio è luce, e in Lui non ci sono tenebre. Noi siamo un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che ci ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa. Siamo convertiti dalle tenebre alla luce. Di conseguenza, noi tutti siamo figli di luce e figli del giorno; noi non siamo più della notte né delle tenebre. Quale comunione c’è allora tra la luce e le tenebre? Quale comunione c’è tra l’amore e l’odio? Quale comunione c’è tra la sincerità, la franchezza e l’ipocrisia? Quale comunione c’è tra il perdono e castigo, rancore, reazione?
Abbiate dunque un medesimo sentimento, vivete in pace; e il Dio d’amore e di pace sarà con voi.
Gettiamo via dunque le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce.
Chi dice di essere nella luce e odia suo fratello, è ancora nelle tenebre.
Sta’ quindi attento che la luce che è in te non sia tenebre.
Non fate della libertà un’occasione per vivere secondo la carne. Noi, che siamo del giorno, siamo sobri, avendo rivestito la corazza della fede e dell’amore. L’amore è da Dio e chiunque ama è nato da Dio e conosce Dio, e chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.
Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e il Suo amore diventa perfetto in noi.
Quindi o si cammina nella luce e secondo lo Spirito o si cammina nelle tenebre e secondo la carne.
Badate bene, confessate OGGI i peccati gli uni verso gli altri, nella comunità e privatamente. Non rimandate più, altrimenti si rimarrà nella stessa condizione in cui ci si trova senza più crescita, e le porte del cielo rimarranno e saranno chiuse.
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