EGLI DICE CHE SEI BENEDETTO by Gary Wilkerson
Molti cristiani non lo ammetteranno, ma nel profondo credono che la grazia di Dio sia troppo bella per essere vera. Pensano che procuri loro troppa libertà, così restano aggrappati alle opere perché sono convinti che sia l’unica cosa che li terrà sulla strada giusta.
Paolo anticipa questo modo di pensare, che finisce con le opere morte: “Che dunque? Peccheremo noi, perché non siamo sotto la legge, ma sotto la grazia? Così non sia. Non sapete voi che a chiunque vi offrite come servi per ubbidirgli, siete servi di colui al quale ubbidite, o del peccato per la morte, o dell’ubbidienza per la giustizia? Ora sia ringraziato Dio, perché eravate servi del peccato, ma avete ubbidito di cuore a quell’insegnamento che vi è stato trasmesso” (Romani 6:15-17).
A quale insegnamento si riferisce qui Paolo? Quello per il quale ora apparteniamo alla grazia di Gesù Cristo! Dunque, non continuiamo più a peccare come prima, perché non è più questa la nostra identità: “Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, tutte le cose sono diventate nuove” (2 Corinzi 5:17). Infine, Paolo dice, “Così dunque, fratelli miei, anche voi siete morti alla legge mediante il corpo di Cristo per appartenere ad un altro, che è risuscitato dai morti, affinché portiamo frutti a Dio” (Romani 7:4).
La nuova vita che abbiamo ricevuto – la vita di Cristo Stesso – ci fa risorgere per servirlo in libertà, pace e gioia. Liberati da stancanti opere di dovere, ora possiamo gridare con Davide, “Signore, mi diletto le far la Tua volontà!” E non possiamo far altro che testimoniare di Gesù a un mondo affamato, disperato, desideroso della Sua grazia. In una parola: la grazia produce risultati!
Amico, non puoi ricavare vita da qualcosa che è morto. Soltanto Gesù ha la potenza di resuscitare il nostro vecchio uomo morto a nuova vita. Questo tipo di grazia è incomprensibile, tanto al di là della nostra immaginazione che non l’afferreremo mai pienamente in questa vita. Allo stesso modo, non saremo mai in grado di ottenerla da noi stessi. Come scrive Paolo, “Ora infatti vediamo come per mezzo di uno specchio, in modo oscuro, ma allora vedremo a faccia a faccia; ora conosco in parte, ma allora conoscerò proprio come sono stato conosciuto” (1 Corinzi 13:12).
Nota quest’ultima frase: Tu sei completamente conosciuto dal Signore – persino in mezzo alla tua vita messa sottosopra da dolore e scoraggiamento – ed Egli dice che tu sei benedetto. Vedi, la nuova vita che possiedi non è il risultato di un conseguire, ma di un ricevere. Dunque, deporrai la tua bilancia e camminerai nella nuova vita di grazia che Gesù ti ha donato? Egli ha già pronunciato la Sua benedizione su di te…allora ricevila!
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