QUALE AMORE?

Correva l’anno 1970, quando sentii parlare del Vangelo per la  prima volta in un modo che non conoscevo. Certo, ne avevo sentito parlare fin da bambino, e, avevo frequentato l’ambiente “oratoriale”dove gli adolescenti si riuniscono per giocare al pallone; io mi dedicavo al “calcio-balilla”, ma prima dei giochi era obbligatorio seguire una lezione di catechismo, imparando a memoria che Dio è onnisciente, onnipotente e onnipresente e che se non ci fossimo confessati saremmo finiti all’inferno.

La cosa che mi colpì quando ascoltai e compresi, accettandola, la Parola del Signore, fu che gli insegnamenti appresi in quelle occasioni, non producevano affatto una reale e profonda esperienza e che molti dei ragazzi che hanno frequentato quei luoghi, si sono poi perduti nelle “vie del mondo”, soggetti a schiavitù come la droga e la microcriminalità . Certo, non tutti, ma soltanto coloro che hanno seguito “le cattive compagnie”, “gli altri”. Che hanno comunque dimenticato ciò che di buono, di morale, di saggio,poteva esservi negli insegnamenti ricevuti (Filippesi 4:8 “Del rimanente, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli,tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili,tutte le cose di buona fama, quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri”).Eppure la Bibbia ci dice che la Parola di Dio non tornerà indietro senza aver prodotto quello per cui era stata mandata. Confrontiamo Isaia 55:11 “Cosi è della mia parola, uscita dalla mia bocca: essa non torna a me a vuoto, senz’aver compiuto quello ch’io voglio, e menato a buon fine ciò per cui l’ho mandata”.

Ma l’egoismo e l’arrivismo sembrano essere gli ideali della maggior parte dell’umanità… Tutti i giorni nell’agone (gara), per conquistarsi un “posto al sole”. Questo modo di vivere induce nell’animo dell’uomo una sorta di latente (potenziale) depressione, nel cuore delle persone che non esercitano la fede.

Pare che il male del giorno d’oggi, non sia “il cancro” o “l’infarto” oppure “l’aids”, che colpiscono indiscriminatamente ogni ceto sociale,ma la “depressione” (ovvero,mancanza d’amore per se stessi e di conseguenza per il prossimo), che introduce nel cuore umano una totale arresa al malessere, minando le naturali difese della nostra mente e del nostro organismo. La meritata pena che colpisce coloro che non hanno dato a Dio la gloria che gli è dovuta (Romani 1:28 “E siccome non si son curati di ritenere la conoscenza di Dio, Iddio li ha abbandonati ad una mente reproba, perché facessero le cose che sono sconvenienti”;Romani 6:23 “Il salario del peccato è la morte”). È necessario accettare Gesù Cristo per avere la vita!

Il Vangelo ci parla dell’Amore di Dio; Egli ci ha donato il suo Figliolo, affinché chi crede in Lui,abbia vita eterna (Giovanni 3:16). questo è il messaggio che colpisce i sentimenti di chi ascolta: l’Amore; infatti, ciò che manca alla giustizia del mondo è l’amore. Tutte le ingiustizie, le malvagità, i soprusi compiuti sulla terra confermano la mancanza dell’amore nel cuore degli uomini.

Così, ascoltando l’annuncio del Vangelo, si accende il desiderio nostalgico di un amore mai realizzato, ci si accosta quindi alla Chiesa, a questa “bella compagnia” e ci si rende conto di quanto si è rimasti soli fino a quel momento. Quindi la possibilità di ottenere l’interesse e l’affetto dei “fratelli” ci spinge ad accettare di far parte della Chiesa del Signore.

Gesù incontrò un giovane interessato, che avendo chiesto a Lui il metodo per ottenere la vita eterna, si rese conto di quanto fosse necessario rinunciare a se stessi, per seguire la Via indicata dal Maestro.

Ci sono almeno due modi d’intendere il significato dell’amore, uno terreno, materiale,l’altro spirituale. Nel Vangelo secondo Giovanni, alla riabilitazione dell’apostolo Pietro, Gesù usa il senso spirituale: Giovanni 21:15“Simon di Giovanni, m’ami più di questi? Ed egli rispose: Si, Signore, Tu sai che ti voglio bene...”.(Agapai me = mi ami – secondo il sentimento di Cristo, quello spirituale; Filo se = Ti voglio bene – secondo il sentimento umano).

Quale tipo d’amore arde nel nostro cuore? Quello che pretende o quello che offre? Fileo od Agapao?

Un giovane credente tornò al Signore dopo un’esperienza negativa durata molto tempo; gli venne chiesta la ragione di questa sua tremenda crisi ed egli si scusò dicendo che non aveva potuto realizzare quell’amore che sperava di trovare nella Chiesa; ma, quella persona che lo stava ascoltando gli suggerì che c’erano due tipi d’amore:

1. Quello mondano, che pretende soltanto.

2. Quello spirituale, che è dono.

Come anche Cristo si è donato a noi…

Un fratello raccontò ad un convegno fraterno questa testimonianza: “Una persona smise di frequentare le riunioni della chiesa, perché, disse al pastore che andò a chiedergli ragione della sua assenza, non trovava amore nella comunità. Dopo alcuni tentativi per recuperala all’amore di Cristo,fu costretto a parlare con franchezza: “Vedi amico, stai commettendo un grave errore. Ora che ci lascerai, veramente la Comunità rimarrà senza amore, perché tu eri l’unico che lo aveva compreso; ma ora che te sei andato, noi che faremo? Avresti potuto insegnarcelo, invece…”

il giovane che tornò al Signore comprese che non c’è amore più grande di quello di donare la propria vita al prossimo (Giovanni 15:13 “Nessuno ha amore più grande che quello di dar la sua vita per i suoi amici”); e sperimentò personalmente la fedeltà di Dio. Figlio unico di madre vedova, non aveva mai goduto dell’amor di un padre,per mezzo della fede aveva trovato un meraviglioso Padre ed una moltitudine di sorelle e fratelli facenti parte del Corpo di Cristo.

Gesù stesso insegnando ai Suoi discepoli diceva: “Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete (da dare) amore gli uni per gli altri (Giovanni8:31).

se comprendiamo l’importanza dell’Amore e lo desideriamo nella nostra vita, accostiamoci al Vangelo che ci rivela quanto sia grande l’amore del Padre che ci ha donato il Suo Figliolo (Giovanni 3:16).

Guerino Boscariol

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