TU, NOSTRA GUIDA (1)
La credenza che la guida divina sia reale, poggia su due fatti basilari: primo, la realtà del piano divino per noi; secondo, la capacità di Dio di comunicare con noi. Su questi due fatti la Bibbia ha molto da dire.
Dio ha un piano per i singoli individui?
Certamente. Egli ha formato un «proponimento eterno» (letteralmente, un «piano dei tempi»), «il disegno… per tradurlo in atto nella pienezza dei tempi», in armonia col quale Egli «opera tutte le cose secondo il consiglio della propria volontà» (Efesini 3:11; 1:10, 11).
Dio aveva un piano per la redenzione del Suo popolo dalla schiavitù d’Egitto, quando lo guidò attraverso il mare ed il deserto per mezzo di una nuvola di giorno, ed una colonna di fuoco di notte.
Aveva un piano per il ritorno del Suo popolo dall’esilio babilonese, quando guidò le cose ponendo Ciro sul trono e «destò il suo spirito» (Esdra 1:1) talché egli fece rimpatriare gli Ebrei perché costruissero il loro tempio.
Aveva un piano per Gesù (vedi Luca 18:31; 22:24, ecc.); il compito di Gesù sulla terra era di fare la volontà del Padre (Giovanni 4:34; Ebrei 10:7, 9).
Dio aveva un piano per Paolo (vedi Atti 21:14; 22:14; 26:16-19; 1 Timoteo 1:16); in cinque lettere Paolo si annuncia come apostolo «per volontà di Dio».
Dio ha un piano per ciascuno dei Suoi figli.
Ma può comunicarci il Suo piano?
Certamente.
Come l’uomo è un animale comunicativo, così il suo Creatore è un Dio che comunica.
Egli fece conoscere la Sua volontà ai profeti dell’Antico Testamento e poi fu trasmessa tramite loro.
Guidò Gesù e Paolo.
Il libro degli Atti annovera parecchi esempi di guida, anche nei dettagli:
· Filippo che viene inviato nel deserto per incontrare l’eunuco etiopico, 8:26,29;
· Pietro, avvertito di accettare l’invito di Cornelio, 10:19 seg.;
· la chiesa di Antiochia, incaricata di mandare Paolo e Barnaba come missionari,
13:2;
· Paolo e Sila, chiamati in Europa, 16:6-10;
· Paolo che riceve istruzioni per continuare il ministerio a Corinto, 18:9 seg.),
e sebbene la guida mediante i sogni, le visioni ed i messaggi verbali dev’essere considerata eccezionale, non normale anche per gli apostoli ed i loro contemporanei, pure questi eventi stanno a dimostrare che Dio non ha difficoltà nel far conoscere la Sua volontà ai Suoi servitori.
Inoltre la Scrittura contiene delle promesse esplicite di guida divina, per cui noi si possa arrivare a conoscere il piano di Dio per la nostra condotta.
«Io t’ammaestrerò e t’insegnerò la via per la quale devi camminare; Io ti consiglierò e avrò gli occhi su te», dice Dio a Davide (Salmo 32:8).
In Isaia 58:11 troviamo l’assicurazione che se il popolo si pentiva ed obbediva «l’Eterno» lo avrebbe guidato «del continuo».
La guida divina è il tema principale del Salmo 25, in cui si legge, «l’Eterno è buono e diritto; perciò insegnerà la via ai peccatori. Guiderà i mansueti nella giustizia, insegnerà ai mansueti la Sua via…. Chi è l’uomo che tema l’Eterno? Ei gl’insegnerà la via che deve scegliere» (versetti 8,9,12).
Lo stesso in Proverbi 3:6, «Riconoscilo in tutte le tue vie, ed Egli appianerà i tuoi sentieri».
Nel Nuovo Testamento ricorre la medesima speranza di guida. La preghiera di Paolo affinché i Colossesi siano «ripieni della profonda conoscenza della volontà di Dio in ogni sapienza e intelligenza spirituale», e la preghiera di Epafra affinché «perfetti… stiate fermi in tutta la volontà di Dio» (Colossesi 1:9; 4:12), presume chiaramente che Dio è pronto e disposto a far conoscere la Sua volontà.
Nella Scrittura la «sapienza» significa sempre la conoscenza del corso d’azione che piacerà a Dio e assicurerà la vita, cosicché la promessa di Giacomo 1:5
«se alcuno di voi manca di sapienza, la chiegga a Dio che dona a tutti liberalmente senza rinfacciare, e gli sarà donata», è in sostanza una promessa di guida.
«Le vostre menti siano rinnovate e tutta la vostra natura trasformata», Paolo consiglia. «Allora sarete in grado di discernere la volontà di Dio, e di conoscere ciò che è buono, accettabile e perfetto» (Romani 12:2, New English Bible).
Altre espressioni di verità biblica s’inseriscono a questo punto per confermare questa fiducia, cioé che Dio ci guiderà.
I cristiani sono figli di Dio; e se i genitori terreni hanno la responsabilità di consigliare i figli in questioni in cui ignoranza ed incompetenza rappresenterebbero un pericolo, non dovremmo mettere in dubbio che nella famiglia di Dio si applichi il medesimo criterio.
«Se dunque voi che siete malvagi, sapete dar buoni doni ai vostri figliuoli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà Egli cose buone a coloro che gliele domandano!» (Matteo 7:11).
· E ancora, la Scrittura è la Parola di Dio, «utile» (si legge), «ad insegnare, riprendere, correggere, educare alla giustizia affinché l’uomo di Dio sia compiuto, appieno fornito per ogni buona opera» (2 Timoteo 3:16). «Insegnare» vuol dire dare un’istruzione globale della dottrina e dell’etica, l’opera e la volontà di Dio; «riprendere», «correggere», «educare alla giustizia» significa applicare questa istruzione alla nostra vita disordinata; «fornito per ogni buona opera», cioé una vita impostata nel senso della volontà di Dio, è il risultato promesso.
· Poi, i cristiani hanno un maestro interiore, lo Spirito Santo. «Avete l’unzione dal Santo… l’unzione che avete ricevuta da Lui dimora in voi.., l’unzione Sua v’insegna ogni cosa ed è verace, e non è menzogna…» (1 Giovanni 2:20,27). Dubitare della disponibilità della guida divina sarebbe un insulto alla fedeltà dello Spirito Santo al Suo ministerio. E’ rilevante che in Atti 8:29; 10:19; 13:2; 16:6, ed in modo ancor più sorprendente nel decreto del concilio di Gerusalemme si affermi: «E’ parso bene allo Spirito Santo ed a noi…» (15:28); il dare la guida è opera specificamente ascritta allo Spirito.
· Inoltre, Dio cerca la Sua gloria nella nostra vita, ed è glorificato in noi soltanto quando obbediamo alla Sua volontà. Ne consegue che, quale mezzo al Suo fine stesso, Egli dev’esser pronto ad insegnarci la via, affinché camminiamo in essa. La fiducia nella prontezza di Dio ad ammaestrare coloro che desiderano ubbidire, viene sottolineata per tutto il Salmo 119. Nel Salmo 22:3 Davide proclama la realtà di Dio che dà la guida alla Sua gloria: «Egli mi conduce per sentieri di giustizia, per amor del Suo Nome ».
Tratto dal libro «CONOSCERE DIO» di J. I. Packer – edizioni Voce della Bibbia
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