A volte sembra che ciò che ci succede ha il potere di schiacciarci o indurci una sconfitta.
Bisogna saper vedere le cose dalla giusta prospettiva.
Ciò che ci succede durante il percorso della vita viene sempre interpretato dai nostri ragionamenti, viene commentato e discusso dentro di noi fino a trarne una conclusione. Ed è proprio questa conclusione dei nostri ragionamenti che determina se ciò che ci avviene è un “peso”, una “sconfitta” oppure una “sfida” di fede.
Non affermo che una brutta notizia passa inosservata, ma penso che non è tanto ciò che ci succede che ci “ferisce” ma come interpretiamo i fatti della vita.
I due sulla via d’ Emmaus erano semplicemente delusi. Alla notizia della morte del Signore ritornavano nella loro città tristi e addolorati. A guardarli sembravano degli sconfitti, parlavano con dolore, il loro cammino era diventato pesante e a malincuore ritornavano nel loro paese. Ma quando si avvicinò il Signore Gesù e spiegò loro come stavano realmente le cose dal punto di vista della Scrittura e come avrebbero dovuto interpretare ciò che era successo, allora la loro tristezza si trasformò in gioia. I fatti non erano cambiati, ma era cambiata l’interpretazione dei fatti. Di conseguenza non avevano motivo di essere tristi e mesti anzi, presero forza e ritornarono a Gerusalemme per annunciare la resurrezione di Gesù.
Come cristiani siamo abituati a vedere le cose dalla prospettiva di Gesù, siamo convinti che il cielo domina e che Dio resta il nostro Dio Altissimo. Questa è sempre stata la nostra risposta a tutto a ciò che ci è successo e continuerà ad essere la nostra voce nei confronti delle situazioni della vita.
Noi non siamo soli. Noi siamo chiesa, e come tale siamo nelle mani di Dio.
Non siamo nelle mani della storia degli uomini e neanche dipendiamo delle loro “sentenze”, noi dipendiamo da Dio e siamo nelle mani della storia della Redenzione di Dio in Cristo.
Past. Pietro Varrazzo
Lascia un commento