Vorrei sapere perché gli evangelici dicono che le opere non servono per essere salvati, mentre i cattolici si. Chi ha ragione me lo può spiegare?
Riguardo al problema della salvezza, l’uomo non vuole essere assolutamente escluso dal piano di Dio, gli è dura ammettere che lui non ha nessun merito, ma che è tutta opera assoluta di Dio. Noi siamo salvati per la sola “grazia”, e per nessun merito. Quando abbiamo deciso di volgere lo sguardo verso Dio, Lui aveva già provveduto al mezzo della nostra salvezza: “Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi” (Romani 5:8). Anche quando ci siamo rivolti a Lui è stato Lui che ci ha costretto e solo per mezzo della solo “fede”, perché anche la fede è un dono fatto da Dio: ” Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti; infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo (Efesini2:8-10). Dunque, quando non conoscevo il Signore, e cioè, non avevo fatto una reale esperienza di vita con Lui, le opere che io facevo erano opere buone, pie, generose, caritatevoli ecc., ma non mi servivano alla salvezza, in quando non potevano sostituire la morte volontaria di Gesù, per i miei peccati. Erano considerate a confronto del Suo grande amore, panni lordi, abiti sporchi, non c’è niente che possa essere pagato in cambio della salvezza. Per questo è un “regalo” di Dio la salvezza, perché è impagabile. Qualsiasi opera meritoria per quanta grande essa sia, per quanta maestosa potrà apparire, resta sempre “spazzatura” agli occhi di Dio. Non tanto per il valore o la grandezza dell’opera fatta dall’uomo, ma per il paragone che l’uomo intende mostrare a Dio. Siamo dei vasi di terra cotta, inutili, buoni a nulla, ma Dio ci ha voluto salvare per mezzo del Suo Figliuolo Gesù Cristo, per il grande amore che aveva per noi. “Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna” (Giovanni 3:16) . In cambio da noi vuole solo l’ubbidienza, e cuore umiliato. “Ma quando la bontà di Dio, nostro Salvatore, e il suo amore per gli uomini sono stati manifestati, egli ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, mediante il bagno della rigenerazione e del rinnovamento dello Spirito Santo, che egli ha sparso abbondantemente su di noi per mezzo di Cristo Gesù, nostro Salvatore, affinché, giustificati dalla sua grazia, diventassimo, in speranza, eredi della vita eterna (Tito 3:4-7). Ecco che le opere assumono un altro ruolo, e cioè, che mentre prima cercavi di mostrarti buono verso Dio, per accaparrati il suo favore, quasi che Dio fosse un uomo da lasciarsi impressionare da noi. Adesso lo facciamo per “amore di Dio”, solo per amore e nient’altro che amore, riconoscenti che quello che abbiamo largamente ricevuto dalla Sua mano immeritatamente, lo offriamo anche agli altri, e gratis. Tutto quello che possiamo dare al nostro prossimo, finanche la propria vita, per amore di chi ci ha amato, prima che noi imparassimo ad amare. Questa è la differenza, e qui è racchiuso quello che voleva dire Giacomo apostolo, nella sua epistola. La confusione sta nel fatto, che anche i salvati saranno giudicati, ma non riguardo alla vita eterna, quella la otteniamo una volta per grazia e per la fede ai piedi della croce. Ma un tribunale non di questo mondo che giudicherà per le opere dei giusti. Qualcuno porterà materiale, inutile, come la paglia, il legno, il fieno, e altri porteranno materiale consistente, come il rame, l’argento e l’oro. Tutto sarà passato al setaccio, e molti saranno salvati come attraverso il fuoco(1 Corinzi 3:12-15).
Quindi riepilogando le opere fatte per ottenere il favore di Dio non serviranno a nulla. Ma, fatte dopo aver ricevuto la vita in noi, cioè una volta rigenerati, nati di nuovo, servono solo a contribuire l’edificazione dei santi, cioè della chiesa. Gesù dice:”Così, anche voi, quando avrete fatto tutto ciò che vi è comandato, dite: Noi siamo servi inutili; abbiamo fatto quello che eravamo in obbligo di fare” (Luca 17:10). Spero che sia stato chiaro, Dio vi benedica
Lascia un commento