BRAMARE DI ASCOLTARE LA PAROLA DI DIO by David Wilkerson
Il salmista Davide attendeva quotidianamente di ricevere una parola da parte di Dio e si dilettava nella parola ricevuta. Poteva testimoniare, “Mi diletterò nei tuoi statuti e non dimenticherò la tua parola” (Salmo 119:16). “I tuoi precetti sono la mia gioia e i miei consiglieri” (119:24). “Mi diletterò nei tuoi comandamenti, perché li amo” (119:47). “La tua legge è il mio diletto” (119:77). Il significato letterale ebraico di quest’ultimo verso è, “Mi piace la tua Parola”.
Proverbi 8:34 dice, “Beato l’uomo che mi ascolta, vegliando ogni giorno alle mie porte e custodendo gli stipiti delle mie porte”. A quali porte si riferisce?
Il salmista ci offre la risposta: “Apritemi le porte della giustizia; io vi entrerò e celebrerò l’Eterno” (Salmo 118:19). Credo che queste “porte di giustizia” siano anche la “porta stretta” di cui parla Gesù (cfr. Luca 13:24). Esse si riferiscono a chiunque si rivolga quotidianamente alla Parola di Dio per apprendere la Sua giustizia.
Un tale credente è determinato a camminare rettamente davanti al Signore. Costui si emoziona ad ogni rivelazione che gli indica il sentiero per un cammino santo. Dice a sé stesso, “Voglio la verità nel mio uomo interiore. So che non la riceverò soltanto ascoltando delle registrazioni di predicazioni o leggendo libri. devo aspettare pazientemente il Signore affinché Egli apra le Sue porte per me”.
Fedelmente, lo Spirito Santo di Dio viene incontro a questo credente ogni mattina e lo invita ad entrare, sussurrando, “Benvenuto, amico Mio. Lascia che ti mostri qualcosa di nuovo oggi sulla giustizia di Dio”.
Cosa significa “vegliare agli stipiti delle mie porte”? Questo verso parla di ogni credente che trema alla Parola di Dio. L’espressione deriva da Isaia 6, quando il profeta attese agli stipiti delle porte del tempio, anelando una parola da parte di Dio.
Mentre Isaia era lì, sentì i serafini cantare, “Santo, santo, santo”, i cieli echeggiare le loro lodi. Poi improvvisamente, una potente voce tuonò dal cielo, una voce tanto forte e chiara da scuotere ogni cosa: “Gli stipiti della porta furono scossi dalla voce di colui che gridava, mentre il tempio si riempì di fumo” (Isaia 6:4). Isaia è l’esempio di qualcuno che “veglia agli stipiti delle porte”. Un tale credente desidera ascoltare la Parola di Dio.
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