Perché possiamo affermare che anche oggi è un giorno di vittoria?
Se comprendiamo il significato che la Bibbia attribuisce alla “vittoria” comprenderemo anche perché “siamo più che vincitori”.
La Scrittura pone molta enfasi sul principio che il popolo di Dio è vincente sopra ogni cosa. Ma diversamente da come noi possiamo pensare, la Bibbia attribuisce al termine “vittoria” il tuo rapporto che Dio, anzicché ciò che noi immaginiamo. Tale “rapporto” non può essere spezzato da niente e da nessuno. In altre parole Dio ci ha donato la “libertà” spirituale e la “potenza” spirituale di mantenere il nostro rapporto con Lui, nonostante le varie circostanze che possiamo vivere o le avversità che possiamo affrontare.
Bisogna afferrare bene questo concetto.
La tua “vittoria” consiste nel mantenere con Dio un vero ed autentico rapporto tra Padre e figlio, anche se ci sono momenti di sofferenza, disagi e problemi.
Ogni circostanza avversa suscita in noi delle reazioni emotive oppure delle reazioni psicologiche le quali tendono a portarci lontano dall’aver comunione con Dio. Pensando e ripensando a ciò che ci accade, o alle cattive notizie che possiamo ricevere il nostro stato d’animo si appesantisce, fino a trarre conclusioni che molto spesso non sono in accordo al Vangelo che noi professiamo e di conseguenze s’innescano meccanismi di reazione che penalizzano la nostra vita cristiana. Per questa ragione la “vittoria” è mantenere il tuo rapporto con Dio e considerare il tuo rapporto con Dio la cosa più importante in ogni circostanza.
Questa è la tua vittoria.
Va da se che mantenere un reale rapporto con Dio significa anche camminare a testa alta sulle circostanze della vita. Leggi con attenzione e lentamente questi versi qui sotto riportati, rifletti, poni mente e considera il grande onore che Dio ci ha concesso.
” Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Sarà forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Com’è scritto:
«Per amor di te siamo messi a morte tutto il giorno; siamo stati considerati come pecore da macello».
Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati. Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, né potenze, né altezza, né profondità, né alcun’altra creatura potranno separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore”. Romani 8:35-39
Past. Pietro Varrazzo
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