Arrivederci e grazie!
“E Saul alzò la voce e pianse. Poi disse a Davide: «Tu sei più giusto di me, poiché tu mi hai reso bene per male, mentre io ti ho reso male per bene…poiché il SIGNORE mi aveva dato nelle tue mani e tu non mi hai ucciso….Poi Saul andò a casa sua e Davide e la sua gente risalirono al loro rifugio.” (1 Samuele 24 17,18,23)
Qualcuno ha detto che quando le emozioni non portano nessuna azione di cambiamento, allora si cade nella più profonda ribellione!
Saul riconosce che Davide ha risparmiato la sua vita e, tra lacrime e belle parole, alla fine ognuno se ne va per la sua strada, cosicché in Saul non si intravede neppure l’ombra di un sincero ravvedimento.
In effetti, nonostante tutta la grande disponibilità e la buona volontà di Davide, Saul non ha mai voluto una vera riconciliazione, infatti, di li a poco, Saul continuerà a perseguitare Davide.
È importante riconoscerci mancanti e peccatori; è altresì importante riconoscere in Gesù Cristo, il Figliuol di Davide, la Sua Bontà e Misericordia, ma non servirà a nulla se tutto ciò non produce un concreto cambiamento.
Saul continuò ad essere tale e quale: un persecutore; Davide continuò ad essere il perseguitato!
Le chiacchiere stanno a zero se non vengono accreditate dai fatti.
Caro amico, poni fine alla tua ribellione e rivolgiti a l Supremo benefattore, il quale non vede l’ora di riconciliarsi con te e fornirti ogni benedizione!
Pace
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