GESÙ MOLTIPLICA IL TUO POCO! Marco 8:1-8
In quei giorni c’era di nuovo una folla grandissima, e poiché non avevano da mangiare, Gesù, chiamati a sé i discepoli, disse loro: «Io ho pietà di questa gente; poiché da tre giorni sta con me e non ha da mangiare. Se li rimando a casa digiuni, verranno meno per strada; e alcuni di loro sono venuti da lontano». I suoi discepoli gli risposero: «Come si potrebbe mai saziarli di pane qui, in un deserto?» Egli domandò loro: «Quanti pani avete?» Essi dissero: «Sette». Egli ordinò alla folla di accomodarsi per terra; e presi i sette pani, dopo aver reso grazie, li spezzò e li diede ai suoi discepoli perché li distribuissero; ed essi li distribuirono alla folla. Avevano anche pochi pesciolini; ed egli, dopo averli benedetti, comandò di distribuire anche quelli. Così mangiarono e furono saziati; e dei pezzi avanzati si raccolsero sette panieri.
Sebbene la prima e la seconda moltiplicazione presentino qualche differenza, alcuni elementi significativi le caratterizzano entrambe. Questi ci aiutano a comprendere cos’è davvero necessario affinché pochi pani possano diventare panieri ricolmi:
1.LA PRESENZA DI GESÙ!
I discepoli e la folla si trovavano nel deserto, ma Gesù era insieme a loro. Dio infatti RIMANE CON NOI NEL DESERTO ed è in grado di provvedere alle nostre necessità anche in un luogo così ostile. Egli è interessato al nostro presente (“io ho pietà di questa gente…”), conosce il nostro passato (“…poiché da tre giorno sta con me e non ha da mangiare”) ed è interessato al nostro futuro (“… se li rimando a casa digiuni, verranno meno per strada).
La Sua presenza è insostituibile. Non ci può essere moltiplicazione senza Gesù!
2.LA NOSTRA DISPONIBILITÀ!
Gesù chiese ai discepoli: “Quanti pane avete?” Lo sapeva bene e avrebbe potuto dire loro: “Portatemi i pani”! Gesù però desidera che mettiamo a Sua disposizione ciò che NOI vogliamo donargli e non ci obbligherà mai a farlo! Inoltre Gesù chiese ai discepoli ciò che già avevano. A volte noi ci scoraggiamo e crediamo che Dio ci stia chiedendo più di ciò che potremmo fare. Ma Dio ci chiede SOLO ciò che abbiamo, TUTTO ciò che abbiamo (il nostro cuore, i nostri sentimenti, la nostra vita). Sarà Lui a moltiplicare il nostro poco!
3.DEVE ESSERE GESÙ A SPEZZARE IL PANE!
Se davvero desideriamo che il nostro poco diventi molto è meglio permettere a Gesù di mettere le Sue mani e lasciare da parte le nostre. Se non lo facciamo, rimarremo digiuni noi e chi ci sta attorno. Il pane non sarà sufficiente e Gesù non potrà intervenire perché noi non avremo confidato in Lui. È Gesù che deve spezzare il pane! I 120 misero il mondo sottosopra proprio perché il loro pane era stato spezzato da Gesù !
4.BISOGNA UBBIDIRE!
Gesù diede delle istruzioni ai discepoli. Spezzò il pane e poi lo diede loro affinché lo distribuissero. Essi ubbidirono e tutti furono saziati. Quest’ordine non può essere invertito! Non possiamo prima distribuire e poi chiedere la benedizione di Dio.
NON C’È BENEDIZIONE NELLA DISUBBIDIENZA!
Ci sono due modi in cui possiamo vivere la nostra vita cristiana: da deperiti e affamati, oppure da uomini con le ceste sempre piene. Ascoltiamo il consiglio della parola di Dio e lasciamo che sia Gesù a spezzare il nostro pane!
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