“L’amicizia dell’Eterno è per quelli che lo temono”
Una versione inglese traduce: “L’amicizia dell’Eterno è per quelli che lo temono. Da cosa si riconosce un vero amico? Forse dal fatto che ti dice le sue pene segrete? No, sappiamo che è un vero amico perché ci mette a parte delle sue gioie più nascoste. Molti verranno a confidarci i loro dolori più riposti, ma ci vuole un’intimità ben più profonda per confidarsi le gioie più segrete.
Abbiamo mai permesso a Dio di farci partecipe di ciò che Lo fa gioire? O siamo così occupati dei nostri affari da non avere nemmeno un istante da dedicare all’ascolto di quello che Egli vuole dirci? All’inizio della nostra vita cristiana abbiano tante e tante richieste da rivolgerGli, ma più tardi scopriamo che Egli vuole instaurare tra Lui e noi un rapporto più stretto, vuole metterci a parte dei Suoi piani. La preghiera di Gesù Cristo è: “Sia fatta la tua volontà”. Siamo noi così compenetrati di questo significato da poter afferrare le più segrete intenzioni di Dio? Ciò che maggiormente ci colpisce in Dio non sono tanto le Sue grandi benedizioni,quanto le piccole cose, le quali dimostrano la Sua grande intimità con noi. Egli conosce ogni più piccolo dettaglio della nostra propria vita.
“Dio gli insegnerà la via che deve scegliere”(v.12). All’inizio abbiamo bisogno di sapere e di sentire che Dio ci dirige, ma proseguendo nella vita cristiana, la consapevolezza che Dio ci guida, ci compenetra talmente che non abbiamo più bisogno di chiedere quale sia la Sua volontà, perché l’idea di seguire un’altra volontà non si affaccia neppure nella nostra mente. Se siamo salvati e santificati, Dio guida le nostre scelte, anche le più comuni; e se per caso stiamo per scegliere qualcosa che Egli non vuole, ci fa fermare e noi dobbiamo scoprirne la ragione e cambiare rotta, facendo più attenzione a quello che stiamo per scegliere. Se stiamo in dubbio, arrestiamoci subito. Non, cominciamo a ragionare e a dire: “Mi domando perché non dovrei”. Dio ci istruisce nelle scelte, cioè guida il nostro buon senso, e noi non dobbiamo più contristare il Suo Spirito continuando a domandare: “Signore qual’è la tua volontà?”
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