Le Pecore e i lupi
Quando ero un giovane cristiano spesso mi comportavo come qualcuno dalla doppia personalità. Da un lato avrei voluto tirarmi fuori dalle associazioni e dalle attività del mondo perché sapevo che Gesù voleva che io stessi separato dal mondo. Naturalmente questo ha sviluppato in me la sindrome “dell’io sono meglio di te”.
Dall’altra parte sapevo di avere il compito di proclamare il Vangelo, ma non sapevo come raggiungere la gente senza Cristo con il messaggio della speranza. Un dilemma!
La vera soluzione sta nel ritorno al concetto biblico della separazione. Gesù chiarì questo concetto in poche parole quando disse ai suoi discepoli: “Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi”. Matt. 10:16 Che strana situazione! Un pastore umano cerca di mantenere le sue pecore il più lontano possibile dai lupi e invece questo Pastore, il Buon Pastore, manda fuori deliberatamente le sue pecore per farli stare in compagnia dei lupi. Già, è proprio lì che Lui vuole che noi stiamo! Ma così facendo le pecore non sono in pericolo? Certo che lo sono!
E allora come può ogni pecora ottenere la protezione individuale? Rimanendo in costante contatto con il proprio pastore mentre si affronta il pericolo; allora, e solo allora, essa sarà al sicuro. La forza interiore del Pastore sarà sufficiente per superare le minacce esteriori dei lupi.
Gesù disse ai suoi: “Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi nel mondo”. Giov. 17:18 Come fu inviato Gesù? Come un agnello, un agnello in mezzo ai lupi! Anche se i lupi hanno fatto ciò che era di peggio nei suoi confronti, l’agnello alla fine ha trionfato!
Gesù forse, non prega specificatamente al Padre per i discepoli: “Non chiedo che tu li tolga dal mondo, (se realmente o praticamente), ma che tu li preservi dal maligno?”
Quale forma di separazione ha praticato, Gesù, mentre era sulla terra? Non il “separato”, infatti i pii farisei dissero di lui: “Quest’uomo mangia con i pubblicani e i peccatori?”. Essi non lo dissero con cattiveria; parlarono con un senso di stupore. Erano stupiti dalla Sua volontà di mescolarsi con i peccatori. Ed erano altrettanto stupiti perché il popolo voleva stare con Gesù.
I discepoli, infatti, temevano che Gesù sarebbe stato contaminato da tale contatto. Ma lui non lo è mai stato. Invece, ha attirato a se stesso molti tra i pubblicani e i peccatori e purificò la loro contaminazione con la sua purezza. La loro contaminazione non contaminò il Salvatore ma la sua purezza ha reso sempre puliti gli impuri.
“Ma”, potresti dire, “il Signore era Dio manifestato in carne. Io non potrei mescolarmi con i peccatori come ha fatto Lui, perché io non ho la sua forza e la Sua purezza”. Certo! Sai cosa vuol dire: “Cristo in voi, speranza di gloria? Io posso ogni cosa in Cristo che mi fortifica!” Egli non dice forse: “Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi nel mondo?”
Non sono tutte le sue risorse a nostra disposizione?
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