Il trionfo dell’Evangelo dipende forse da persone qualificate e preparate? Il nostro grande Signore, che conosce il cuore di ogni uomo, aveva scelto personalmente questo gruppo di fedeli, Egli stesso fu il loro “professore di teologia”. Questi discepoli si sedevano ai piedi di Gesù, e avevano imparato da Lui. Chi potrebbe ricevere una preparazione migliore? Essere con Lui, vederLo giorno dopo giorno, udirLo esporre la Parola, uscire ed entrare con Lui … non furono forse doni e vantaggi eccezionali? Potevano parlare di Gesù in modo vivido, custodire gelosamente il ricordo delle Sue parole! Potevano proclamare le Sue gesta, loro che avevano assistito personalmente ai Suoi potenti miracoli! Potevano predicare l’Evangelo! Per loro non si trattava di un semplice racconto di avvenimenti particolari, ma di una partecipazione a un evento più che mai vivo! Quel grande Esempio era costantemente davanti ai loro occhi. La Sua immagine era impressa nelle loro menti e nel profondo del loro cuore. Lo avevano conosciuto non in seguito a una visita occasionale, ma per averLo frequentato quotidianamente: era un rapporto all’insegna di una stretta amicizia e di un’intimità senza pari. Nessuno poteva vantare una preparazione simile alla loro. Tuttavia, proprio questi uomini dovevano aspettare la potenza dall’alto. Il trionfo dell’Evangelo è legato all’utilizzo di metodi adatti? sarà assicurato da un amore entusiastico per Cristo e da una pura e altruistica motivazione nel servizio? dipende dall’autorità dei suoi ministri? Per quanto ben preparati e qualificati, i discepoli dovevano rimanere a Gerusalemme in attesa dell’adempimento della Promessa del Padre: la virtù dall’Alto, una forza che non si sarebbe potuta ottenere in nessun altro modo, ma unicamente quando lo Spirito Santo sarebbe sceso su di loro. Preparazione, metodo, motivazione, autorità possono avere un grande valore quando le persone hanno ricevuto la potenza dall’alto, ma senza la potenza dello Spirito Santo tutte le altre virtù non servono assolutamente a nulla!