Il ciliegio del perdono!
«Lasci l’empio la sua via e l’uomo iniquo i suoi
pensieri; si converta egli al Signore che… avrà pietà
di lui, al nostro Dio… che non si stanca di perdonare»
(Rif. Libro del profeta Isaia Cap.55 verso 7)
Un giovane ritornava a casa dopo otto anni che non vedeva i genitori. Era andato via di casa in malo modo e durante la lontananza aveva avuto diversi problemi con la legge, ritrovandosi persino in carcere. Poco prima di uscire dal carcere, scrisse ai genitori ed espresse il desiderio di voler fare ritorno a casa ma egli voleva un segno del loro perdono. Ora, poichè prima di arrivare nella stazione del paese, il treno passava davanti alla loro casa, disse ai genitori: «Se passando davanti casa, vedrò un fazzoletto bianco sul ciliegio che c’è nel cortile, saprò che mi avete perdonato e scenderò dal treno. Se non lo vedrò, capirò che non mi avete perdonato e resterò sul treno per andare definitivamente lontano».
Mentre il treno si avvicinava alla casa, la sua preoccupazione si trasformò in agonia. Non potendo sopportare più il suo ansioso stato d’animo, raccontò tutto al compagno di viaggio e concluse chiedendogli: «Per favore guarda tu dal finestrino e dimmi se vedi o no quel fazzoletto». Ad un tratto il suo compagno cominciò a gridare dalla gioia: «Presto, guarda! Non c’è un solo fazzoletto sul ciliegio, ce ne sono decine e decine!» Il giovane guardò dal finestrino e, con sua meraviglia, vide che il ciliegio era pieno di fazzoletti: il perdono dei genitori era stato totale e smisurato!
Che commovente storia… vero? Eppure essa ci porta a riflettere sull’immensità dell’amore di Dio, il quale perdona chiunque vada a Lui pentito. «Ma Tu sei un Dio pronto a perdonare, misericordioso, pieno di compassione, lento all’ira e di grande bontà…» (Rif. Libro del profeta Neemia Cap.9 verso 17). Non c’è peccato che Dio non possa perdonare, è necessario però rivolgersi a Lui con un cuore sincero e dirgli semplicemente: «Signore perdonami, abbi pietà di me e rendimi la gioia della tua Salvezza!» (Rif. Salmo 51 verso 1 e 12)
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