Riesci a guardarLo in faccia?
“Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che un fuoco scenda dal cielo e li consumi?» Ma egli si voltò verso di loro e li sgridò … ” (Luca 9:54, 55)
Gesù manda davanti a Sé dei messaggeri in un villaggio samaritano per cercare alloggio. Ma quelli non Lo accolgono perché è diretto verso Gerusalemme. Senza reagire, Cristo s’avvia a continuare il viaggio, mentre, Giovanni e Giacomo, parecchio risentiti, si attardano a meditare vendetta.
Il Signore, però, non gradisce per nulla, anzi, li sgrida. Luca dice che, per sgridarli Egli si “volta verso di loro”, facendoci intuire che il loro commento è stato pronunciato “alle Sue spalle”.
Essi L’avevano sentito insegnare: “Beati voi, quando gli uomini vi odieranno, e quando vi scacceranno da loro […] amate i vostri nemici; fate del bene a quelli che vi odiano; benedite quelli che vi maledicono, pregate per quelli che vi oltraggiano” (Luca 6:22-29).
Eccoli, invece, pieni di sdegno e irritazione, restare indietro per evocare, contro quel villaggio, un giudizio come quello di Sodoma. Probabilmente più animati da un ego ferito, che dall’amore per Cristo.
Non c’è da meravigliarsi che non riescano a dirlo guardandoLo in volto. Né c’è da stupirsi che Gesù voglia, invece, guardarli in faccia per riprenderli: “Voi non sapete di quale spirito siete animati. Poiché il Figlio dell’uomo è venuto, non per perdere le anime degli uomini, ma per salvarle”.
Quante volte, offesi e amareggiati, restiamo indietro a imprecare e desiderare la punizione di chi non la pensa come noi, commettendo un peccato peggiore di quello che condanniamo?
Stiamo forse aspettando che Dio castighi chi ci ha oltraggiato, ferisca chi ci ha ferito, umili chi ci ha umiliato?
Abbiamo addirittura pregato per una vendetta?
Siamo sinceri nel dire: “Non lo farei mai!” Talvolta, però, serbando e covando il rancore, senza nemmeno accorgercene, ci siamo già fermati, stiamo perdendo tempo, siamo finiti alle spalle di Gesù!
Stamattina, Egli si volta verso di noi, per dirci una cosa importante: Non siate animati da uno spirito litigioso, settario, vendicativo; amate, fate del bene, benedite e pregate per chi v’ha fatto del male!
Nati di nuovo e ripieni di Spirito Santo, Giacomo e Giovanni furono trasformati, per predicare salvezza e perdono in Cristo Gesù. Giovanni, addirittura, accompagnò Pietro per vedere, non il fuoco del giudizio, ma quello dello Spirito Santo scendere sui Samaritani.
Se sei incline al risentimento non assecondare questa tua tendenza. Come quei discepoli, anche tu devi e puoi cambiare. C’è un solo modo, però, per farlo: confida in Cristo, Colui che trasforma la vita e modella il carattere di chiunque invochi il Suo Nome, realizzando la grazia della redenzione, la potenza della rigenerazione.
Carissimi, quando siamo offesi, feriti, oltraggiati… non restiamo indietro a recriminare, ma assicuriamoci di poter guardare in faccia a Gesù!
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