IL TICKET VINCENTE I Cronache 18:1-13
Ticket vuol dire biglietto, ma anche accoppiata vincente in una squadra.
Davide in questo periodo vinceva ovunque andasse perché il Signore lo rendeva vittorioso. Noi possiamo sperare in una prosperità spirituale, morale, che ci rende felici, solo se stiamo vicino al Signore, Colui che ci rende vittoriosi. Il primo elemento nel ticket è che la vittoria viene da Dio; un altro elemento è che sono importanti anche i fatti che avvengono nella nostra vita. Dio ci dà vittoria per la Sua grazia, ma è importante che con l’aiuto di Dio impariamo ogni giorno a vedere alcuni fatti nella nostra vita.
Il primo fatto è la morte di Saul. Il ticket non è vincente se innanzitutto non muore il nostro nemico. Il Signore vuole liberarci innanzitutto dal nostro acerrimo nemico, che è stato sconfitto duemila anni fa alla croce. Da soli non riusciamo a sconfiggere i nostri nemici; nel peccato c’è soltanto sconfitta, amarezza, angoscia e separazione da Colui che ci rende vincitori. Dobbiamo sperimentare la vittoria di Cristo sul peccato.
Il secondo fatto è l’unzione di Davide come re. L’unzione deve essere un fatto nella nostra vita. La presenza dello Spirito Santo e la pienezza di Spirito Santo sono due cose diverse. La presenza è straordinaria, ma il Signore vuole darci di più. Vogliamo che il Signore spanda il Suo Spirito su di noi; cerchiamo la pienezza di Spirito Santo, perché è alla nostra portata!
Il terzo fatto è che molti valorosi guerrieri collaborarono con Davide. Dobbiamo avere comunione con i nostri fratelli e le nostre sorelle. Ringraziamo il Signore per il Suo popolo. Se non ce la possiamo fare da soli, ce la possiamo fare insieme. Abbiamo bisogno gli uni degli altri e abbiamo bisogno di tutti.
Il quarto fatto è che l’arca fu portata a Gerusalemme. L’arca era il simbolo della presenza di Dio. La presenza di Dio non va presa alla leggera, è preziosa; non è la presenza di un uomo, la Sua presenza è sacra in mezzo al Suo popolo. Il rispetto per la presenza di Dio è qualcosa che dobbiamo al Signore, che ha mandato Gesù, il meglio che aveva, a morire per noi. Dobbiamo onorare il Signore, con l’amore per la Sua Parola, con il comportamento, con lo stile di vita.
L’ultimo fatto è l’intenzione di Davide di edificare un tempio al Signore. Il Signore gli disse che non sarebbe stato lui a costruire il tempio di Dio, ma Davide non si arrabbiò. Dio addirittura gli disse che sarebbe stato Lui a costruire una casa a Davide. Dobbiamo continuare ad arrenderci al Signore. Quando il Signore ci dice no non è per darci qualcosa di peggiore, ma per darci qualcosa di migliore. Vogliamo lasciarci guidare dal Signore.
Con l’aiuto di Dio, siano questi fatti presenti nella nostra vita!
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