PUREZZA E IMPURITÀ
L’uomo fluisce subito a Dio quando il canale della purezza è aperto. Alternativamente, la nostra purezza ci ispira e la nostra impurità ci abbatte.
Dallo sforzo, cioè dallo studio, dalla meditazione, dalla contemplazione, derivano saggezza e purezza; dall’accidia ignoranza e sensualità. Una persona sporca è universalmente oziosa, uno che sta seduto presso una stufa, prostrato dal sole che lo irraggia, che riposa senza essersi affaticato.
Si è creati per ciò che Dio vuole e non per ciò che io voglio. Questo intendo con la parola purezza. Per connettersi a Dio è necessario annullare, per così dire, la nostra esistenza al volere di Dio. A che giova essere cristiani se non si è più puri dei pagani, se non c’è rinnegamento di sé?
La purezza cristiana, in altre parole, non consiste tanto nello stabilire il dominio della ragione sugli istinti, quanto nello stabilire il dominio di Cristo su tutta la persona, ragione e istinti. Il cristiano non è genericamente “di” Cristo, come Sua proprietà o cosa Sua, è il corpo stesso di Cristo, le Sue membra. Il cristiano è uno con Cristo, come il tralcio con la vite.
La purezza di cuore non indica, una virtù particolare, ma una qualità che deve accompagnare tutte le virtù, perché esse siano davvero virtù, e non invece vizi mascherati da virtù.
La purezza non è l’innocenza, è molto di più. La purezza è il risultato di una costante identità spirituale con Dio.
Dall’altra parte, ciò che è distante o separato dalla Sua Fonte è chiamato morte, impurezza.
Il termine impuro dalla sua connotazione fisica e percepiamo il suo vero significato spirituale, vediamo che significa “un’assenza di santità”. Commettere impurità è contristare lo Spirito Santo di Dio.
Che cos’è l’impurità se non la nostra stessa vita, il susseguirsi di eventi, l’alterità delle personalità, l’inquinamento della natura, l’immoralità, la corruzione o la depravazione della natura umana? Ecco l’impurità. La nostra stessa natura, la nostra essenza.
Quanto ai fidanzati, lo sforzo comune nella purezza permette di crescere in quell’amore, fatto di rispetto reciproco e di capacità di attendere, che un giorno sarà il solo a poter garantire la riuscita del loro matrimonio. Agli sposati la purezza, che si chiama ora fedeltà, permette di guardarsi negli occhi ogni sera, senza dover mentire, di guardare senza rimorsi i propri figli; permette di avere il cuore in famiglia e non altrove.
Infine, è bene sottolineare che nessun uomo può rivolgere a sé stesso un giudizio di valore, in quanto non spetta mai al soggetto che parla giudicarsi. Il bambino è puro, ma non lo sa. Ed è puro solo a condizione di ignorarlo. Chi vanta la qualità di purezza e ne apprezza il valore diviene immediatamente impuro. La purezza non tollera l’io.
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