LA SANTIFICAZIONE

Noi tutti viviamo, qualsiasi sia la nazione di appartenenza, un mondo oltre i confini e le sovranità. Oltre gli ordini antichi. Circostanze e problemi che toccano tutti gli ambiti sociali, la comunicazione, i media, facebook, twitter.
La domanda non è se vogliamo fermare questi processi, ma se in quanto cristiani abbiamo l’intelligenza e il coraggio di prendere sul serio questo innegabile segno dei tempi, che altrimenti ci spingerebbero a viverlo come una pericolosa minaccia per la nostra vita. Il cristiano non sta seduto sul cratere di un vulcano e neppure su un pacco contenente una bomba a orologerio. Sei d’accordo con Dio che non devi più essere quel tipo di cristiano sempre in lotta ed in preda all’ansia che sei stato finora?
Oggi stiamo imbrogliando le carte. Invece di testimoniare con la propria vita, si organizzano convegni e si creano associazioni.
Il contenuto del messaggio cristiano non sta nel diventare simili a uno di quei personaggi biblici, ma nell’essere come Cristo stesso. Nessun metodo conduce a questa mèta, ma soltanto la fede. Altrimenti la vita del cristiano perderebbe il suo prezzo, il suo valore. La grazia che costa diventerebbe grazia a buon mercato.
Seria è soltanto la realtà di Dio e la realtà dell’uomo divenute una cosa sola in Cristo. Quel che è serio non è un cristianesimo o altro, ma Gesù Cristo stesso; non esiste un cristianesimo in sé… distruggerebbe il mondo. Dio vuole essere creduto in Gesù Cristo crocifisso e risorto, senza alcuna utilità. Il cristiano non ha creduto in Dio con il fine e con l’ambizioso desiderio di essere utile, ma crede perché la relazione con Dio è il fine della fede; il resto è soltanto una conseguenza.
Chi vaga nei propri desideri cammina secondo le proprie convinzioni. Il vero impedimento nella relazione con Dio non è la malattia fisica, bensì quella spirituale. Si possono avere avere occhi e orecchie in buono stato fisico ma spiritualmente essere ciechi e sordi. Dio ci può parlare, ma noi non rispondiamo. Non ascoltiamo. Dio si ritrova solo, parla da solo.
Certo, Gesù guarisce le malattie fisiche, ma la Sua attenzione è attirata molto di più dalle malattie spirituali che Egli riconosce, diagnostica e vuole guarire al fine di ristabilire ciascuno nella piena integrità della vita con Dio.
Nellavita del cristiano può succedere ogni giorno di fare qualcosa che Dio ha detto di non fare e offre comunque un profumo, un incenso, bruciaun’offerta che Dio non ci ha chiesto di bruciare, e quindi staagendo nella forma in cui vouole servire o adorare.
A Dionon interessano i sacrifici, le cose che fai per Lui, quanto ti prodighi perla Sua opera, ciò che Gli interessa è l’ubbidienza. Dio cerca in pratica la nostra ubbidienza, un cuore umiliato, un cuore che non cerca a tutti i costi di fare qualcosa per Lui, ma che cerca piuttosto diubbidirGli.
Tutto il corso della vita non è diretto a far sì che le opere di Dio raggiungano il successo per il mio tramite; ma è dietro alla comprensione perfetta di Dio e ad una comunione con Lui che sia come quella che aveva Gesù Cristo.
Dopo la salvezza la nostra mèta è il stare alla presenza di Dio.
La santificazione consiste nell’essere reso “uno” con Gesù. Non è qualcosa che Cristo mette in me, è Egli stesso in me. L’unico e meraviglioso segreto di una vita santa non consiste nell’imitare Gesù, ma nel permettere che le perfezioni di Gesù si manifestino nella mia carne mortale.
Santificazione non significa attingere da Gesù la forza per essere santi, ma attingere da Gesù la santità che era manifesta in Lui, e che Gesù manifesta in me.

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