Credi tu questo?
Marta aveva fede nella potenza di cui Gesù Cristo poteva disporre; tanto è vero che credeva che se fosse stato lì presente, Egli avrebbe potuto guarire Suo fratello; credeva pure che Gesù aveva un intimità speciale con Dio e che qualunque cosa Gli avesse chiesto, Dio l’avrebbe fatta, ma era lei stessa ad avere bisogno di un’intimità più stretta con Gesù. Marta aveva fiducia in Cristo ma il suo schema di fede, cioè l’interpretazione che lei aveva dato alla sua fede, prevedeva un adempimento della stessa in futuro, “lo so che risusciterà, nella risurrezione dell’ultimo giorno”(v.24). Gesù la guidò finché la sua fede divenne un suo possesso personale e successivamente un eredità particolare:” Sì, Signore, io credo che tu sei il Cristo…”. Rifletti bene, non ti è accaduto o sta accadendo qualcosa di simile anche a te nel tuo rapporto con Gesù? Non sta Egli avviandoti ad una più profonda intimità personale con Lui? Ascolta la Sua insistente domanda: “Credi tu questo?” Qual è il dubbio che devi passare per la prova del fuoco? Sei forse arrivato anche tu come Marta, ad un punto cruciale della tua vita in cui la tua congettura di fede sta tramutandosi in fede personale? È un mutamento che non avviene fino a quando un problema personale non fa scaturire un’esigenza personale. Nel mio schema di fede razionale c’è pure una certa fiducia e c’è anche un certo abbandono di tutto quello che è contrario a quella fiducia ma nella fede personale io decido per il principio di vivere sulla base di questa fiducia. Credere è affidarsi e la fede è ora. Per mezzo di un atto di fede decisivo io affido spiritualmente me stesso a Gesù Cristo e decido che Egli solo sarà il mio Signore e che rifiuterò qualsiasi compromesso con altri modi di vivere qualunque essi siano.
Fratello, sorella, in presenza di Gesù Cristo che mi dice:”Credi tu questo? Mi accorgo che la fede diventa naturale come il respiro e mi stupisco di essere stato così sciocco da non confidare in Lui prima.
Dio ci benedica.
Lascia un commento