CAR: incoraggiamo Jeovani, Steven e Dieu
La crisi iniziata a dicembre 2012 nella Repubblica Centrafricana ha lasciato segni indelebili nella vita di molti suoi cittadini, ma in particolare li ha lasciati nella vita di molti bambini come Jeovani, Steven e Dieu che hanno bisogno del nostro incoraggiamento.
Il 14 aprile 2013, nel pieno della crisi che ha coinvolto la Repubblica Centrafricana, un gruppo di ribelli Seleka ha sparato con un lanciarazzi contro una Chiesa Evangelica dei Fratelli nella capitale, Bangui. Le esplosioni hanno avuto un effetto devastante. Sette persone sono morte e almeno altre 33, tra cui i bambini Jeovani Mongounou (7 anni al momento dell’attacco), Steven (6) Malengou, e Dieu Fera Zinon (8) sono state ferite gravemente. Porte Aperte è stata coinvolta nella vita di queste tre giovani vittime con un ministero di presenza, fornendo protesi, e pagando le tasse scolastiche ai tre bambini. Recentemente ci siamo incontrati con loro per vedere come stanno.
Jeovani durante l’attacco ha subito gravi lesioni ad entrambe le gambe e conseguentemente ha subito una doppia amputazione. Erroneamente abbiamo comunicato in un primo momento che aveva 9 anni al momento dell’esplosione, ma poi abbiamo scoperto che ne aveva solo 7.
Nonostante le operazioni e la ricezione delle protesi siano andate bene, ancora oggi Jeovani ha difficoltà notevoli e camminare risulta una sfida per lui. Necessita quindi di continue preghiere e di incoraggiamento. Sua mamma, separata dal marito e senza lavoro alla nostra precedente visita, ora ne ha trovato uno e ha potuto affittare un piccolo appartamento vicino alla scuola di Jeovani.
Steven ha dovuto subire anche lui l’amputazione di una gamba a causa della gravità delle ferite riportate, ma si sta adattando bene alla protesi. I suoi genitoristanno lottando per mantenere la famiglia attraverso un piccolo commercio in cui sono impegnati.
Dieu ha perso la gamba sinistra nell’esplosione, ma poco dopo ha perso anche sua mamma che era malata da tempo. Attualmente vive con suo padre, sua nonna e con due fratelli maggiori. La sua vita è molto difficile perché solo sua nonna, gestendo un negozietto, può contribuire alle necessità della famiglia. La cosa positiva è che Dieu sta compiendo buoni progressi di adattamento alla protesi ed è molto felice di essere in grado di muoversi e giocare nuovamente con i suoi amici.
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