IL MESSAGGIO

Un messaggio o “il messaggio”? Oggi ci sono tanti tipi di messaggi a sfondo religioso, provenienti da più parti, ma quale è il vero messaggio cristiano? La predicazione della croce è il centro della nostra predicazione. Ogni altro argomento predicato, ogni tema trattato non può e non deve prescindere dalla croce di Gesù Cristo. La pressante necessità avvertita da tanti che sprona a cercare nuove vie e nuovi argomenti di discussione non può coinvolgere coloro a cui non deve importare altro che la predicazione della croce. D’altro canto, non possiamo esser distolti dall’unico messaggio affidatoci da Gesù Cristo stesso che è il messaggio che viene dalla croce. Non abbiamo altro messaggio da annunciare se non il messaggio che viene dalla croce. Ogni altro messaggio rende vana la croce di Gesù Cristo, anche se il messaggio della croce “è pazzia” per quelli che periscono, ma per quelli che sono salvati “è la potenza di Dio”: “Noi predichiamo Cristo crocifisso, che per i giudei è scandalo, e per i gentili, pazzia” (I Corinzi 1:22,23)

Abbiamo letto: “NOI predichiamo Cristo crocifisso…”. Chi siamo noi, che abbiamo questo particolare ed unico tipo di predicazione? Siamo innanzitutto persone che, secondo lo spirito del mondo, hanno creduto ad una pazzia, hanno creduto alla possibilità di essere salvati e la nostra vita ha ora un senso ed uno scopo. Abbiamo creduto che nella croce di Gesù Cristo c’è la potenza necessaria a cambiare totalmente le cose nella nostra vita, così come la Parola di Dio ci annunciava: abbiamo creduto, l’abbiamo sperimentato e realizzato. Abbiamo sperimentato il vero perdono dei nostri peccati. Abbiamo realizzato la piena redenzione della nostra vita e siamo così diventati delle nuove creature frutto della croce di Gesù Cristo. Siamo persone per le quali è stata così reale l’opera della croce che sono divenute esse stesse predicatori, annunciatori, di quest’opera. Abbiamo udito, abbiamo considerato, abbiamo provato e abbiamo realizzato la potenza della croce. (1 Giovanni 1:1-3). Siamo diventati testimoni (Atti 1:8). Non testimoni immuni, ma totalmente coinvolti al punto da poter predicare di quest’opera gloriosa della croce. La nostra vita intera ne diventa protagonista: per questo la nostra predicazione è efficace, perché predichiamo di cose che conosciamo molto bene.

Abbiamo letto: “NOI PREDICHIAMO Cristo crocifisso…”. Nel termine “predicare”, è racchiuso, l’invito a tutti i credenti “nati di nuovo”. È la predicazione dell’amore del Padre. Si predica amando chi ci è di fronte, anche quando l’argomento dei discorsi diventa duro, come un padre farebbe con il figlio amato. Noi siamo chiamati a predicare la croce di Gesù Cristo; perché l’uomo può guadagnare anche tutto il mondo e, se poi perde l’anima sua, fallisce miseramente. Ma nell’annuncio della croce, nella sua predicazione, c’è la potenza che muta le cose altrimenti immutabili e le muta per sempre. Chi non ha sperimentato queste cose, non ha compreso il senso della croce, non ha ricevuto il messaggio della croce.

Infine, abbiamo letto: “Noi predichiamo CRISTO CROCIFISSO…”.
È come se l’apostolo Paolo volesse farci notare che c’è la possibilità di trovarci di fronte a tanti Cristo nella stessa figura di Gesù, isolandoli l’uno dall’altro, ma essi non possono che confluire tutti nel Cristo della croce, nel Cristo crocifisso, altrimenti non hanno un senso compiuto. Senza la croce, tutta l’opera di Gesù non avrebbe alcun valore e Gesù sarebbe alla stregua di un Rabbì come tanti altri. La croce ci parla del grande amore di Dio che si dona per soddisfare pienamente la giustizia divina e aprire davanti ai perduti la porta di un avvenire e di una speranza. Il target di Radio Evangelo e dei programmi televisivi cristiani, non si discosta minimamente da questo messaggio. Pertanto insieme al profeta Geremia possiamo dire: “Io ho ricevuto un messaggio dal Signore, un messaggero è stato inviato fra le nazioni” (Geremia 49:14).

Le trasmissioni radio e TV, via cavo, o attraverso il satellite, continuano ad avere questo obiettivo: “Predicare Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio” (I Corinzi 1:24). Le difficoltà ci sono e per questa ragione chiediamo a tutta la fratellanza di pregare per noi, affinché il messaggio della grazia possa raggiungere tante case e soprattutto tanti cuori.

Per il comitato RadioTV
Carmine Lamanna

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