Schegge di vita.
Ci sono momenti in cui non si riesce a parlare, le nostre menti disorientate dalla sofferenza rifiutano di mettere in parole il dolore che si avverte. Come bambini spaventati possiamo solo stare con il capo chino dinanzi al Trono di Dio e piangere aspettando fiduciosi. Il nostro non è un lamento, ma è il grido delle nostra anima che non sa, che non comprende, ma sa che quel Trono è il posto giusto per piangere e aspettare.
Ogni lacrima parla di pensieri e parole mai pronunciate, ma Colui che siede su quel Trono sa leggere nelle lacrime il bisogno del nostro cuore. Egli sa come fare, Egli comprende ogni cosa, Egli conosce come introdurre nel nostro percorso i Suoi atti redentivi che liberano la nostra anima. Così mentre preghi fiducioso improvvisamente ti accorgi che non piangi più, l’atmosfera cambia, c’è qualcosa che ti avvolge, ti stringe come una mamma che prende in braccio il proprio bambino e lo abbraccia forte forte. Allora incominci a sentirti sicuro, forte, invincibile, nuovi impulsi di vita entrano in te e sai che la tempesta sta andando via dal tuo cuore. Sono momenti che vorresti che non finissero mai, momenti che assorbono tutti quei pensieri martellanti, immergendoti in una forza a te sconosciuta. Non hai bisogno di altro, ti senti al sicuro, non stai più dinanzi al quel Trono ma sai che sei seduto anche tu nei luoghi celesti e sai che Gesù è con te, affianco a te e vicino a te. Quel Gesù che era in te, ma che non poteva comunicare a causa del dolore adesso ti ha portato affianco a Lui.
Eravamo spaventati ma in un momento siamo diventati coraggiosi, eravamo disorientati ma ora sappiamo cosa fare, ci sentivamo soli smarriti e cupi, ma adesso ci sentiamo sicuri, fieri di vivere e di camminare con Lui. E’ Lui la nostra forza, il nostro rifugio, il nostro domani, il nostro futuro, la nostra eternità. Con Lui siamo sereni.
Past. Pietro Varrazzo
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