TUTTI SIAMO COLPEVOLI

«… Non c’è nessun giusto,
neppure uno… » Rm. 3:10

“vale a dire la giustizia di Dio mediante la fede in Gesù Cristo, per tutti coloro che credono – infatti non c’è distinzione: tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio” Rom 3:22-23.

Paolo ha proclamato l’uguaglianza di tutti gli uomini di fronte alla giustizia procurata da Dio. «NON C’È DISTINZIONE ». Uguali dinanzi al giudizio di Dio che condanna i peccatori, sono uguali davanti alla, grazia che giustifica i credenti. Non vi è qui nè DETENUTI NE DETENENTI. Come davanti al tribunale divino, l’Apostolo ha potuto domandare: Che dunque? abbiamo noi qualche superiorità sugli altri? Assolutamente no; così davanti alla giustificazione per grazia, mediante la fede, egli esclama: “Dov’è dunque il vanto?” in realtà sta dicendo: “perché punti il dito?” Chi può giudicare altri, dov’è l’uomo che almeno una volta nella vita non ha commesso un reato. Tutti in maniera diversa abbiamo commesso con l’animo e il pensiero dei reati. Ci siamo macchiati di omicidi, soprusi ed altri reati del genere.

1G 3:15 Chiunque odia suo fratello è omicida; e voi sapete che nessun omicida possiede in se stesso la vita eterna. Chi di noi non abbiamo almeno una volta nella vita odiato qualcuno?

1G 4:20 Se uno dice: «Io amo Dio», ma odia suo fratello, è bugiardo… ” e mai vissuto un uomo che non si chiama Gesù Cristo che in qualche modo non abbia provato odio per qualcuno?

1G 2:9 Chi dice di essere nella luce e odia suo fratello, è ancora nelle tenebre. Dove l’uomo che non si chiama Cristo che non abbia mai provato rancore verso un’altro uomo?

1G 2:11 Ma chi odia suo fratello è nelle tenebre, cammina nelle tenebre e non sa dove va, perché le tenebre hanno accecato i suoi occhi.
È sempre stata la Bibbia la guida per il credente?

Ap 21:8 Ma per i codardi, gl’increduli, gli abominevoli, gli omicidi, i fornicatori, gli stregoni, gli idolatri e tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda». Chi non si è mai macchiato almeno una volto nella vita di uno di questi crimini?

Chi è il carnefice? Non solo chi entra in banca per rapinarla, non solo chi nasce in un abiende mafioso e diventa tale proprio come chi nasce in una famiglia di notai e poi sono “destinati” ad essere notai. Dinanzi a Dio siamo tutti “carnefici” per questo Cristo e venuto, per i carnefici. Chiunque non si sente “carnefice” non può ottenere perdono. Stando a quando afferma la Bibbia, non solo l’omicida e carnefice ma pure: il fornicatore, l’adultero, il ladro, l’affemminato, l’ubriacone, il bugiardo, l’ipocrita ecc. ecc. questi ed altri andranno all’inferno se non si ravvedono.

TUTTI SIAMO CARNEFICI DAVANTI A DIO, DETENUTI E DETENENTI.
L’apostolo Paolo afferma:
“C’è egli posto qui per il borioso vanto di superiorità del cosiddetto “giusto” ? E risponde non meno risolutamente: “Esso è stato escluso. Infatti, il metodo divino di giustificazione non ha per base alcun merito di opere compiute in ubbidienza alla legge. È metodo di grazia che ha per base la fede nel sangue di Cristo. Or la fede, che consiste nel ricevere il dono di Dio, nell’abbandono di sè a Cristo, non costituisce merito di sorte, pur essendo l’atto morale più profondo. Questo l’apostolo pone in, risalto quando esclama:
Per quale legge? delle opere? No, ma per la legge della grazia mediante la fede.
Rm 3:12 “TUTTI si sono sviati”,
hanno abbandonato la via della verità e del bene per prendere quella dell’errore e del peccato.
“TUTTI quanti son divenuti inutili” come una cosa guasta, che non serve più all’uso cui era destinata. “Non v’è ALCUNO che pratichi la bontà,
che sia intento a far del bene,
no, neppure uno”.
Non bisogna giudicare l’uomo,
Non giudichiamo chi sbaglia anzi aiutiamolo, portiamo a Cristo. NON GIUDICHIAMO I CARCERATI “dinanzi a Dio siamo colpevoli come loro”.

Di fronte al fatto della universale corruzione e condannazione quale importanza riveste quel semplice: Ma ora… che segna l’intervento divino per la salvazione dell’uomo perduto! Altri esalti un Dio che abbandona la sua creatura alla sua sorte senza più occuparsi di essa; noi adoriamo e benediciamo l’Iddio delle infinite compassioni che, con amor di Padre, si curva verso l’uomo per rialzarlo. Le vittime non vanno dimenticate, tutti siamo vittime di una corruzione indesiderata, pure i carcerati lo sono. Past C.Turco

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