La verità libera.
La “verità” alla quale Gesù fa riferimento nel suo discorso è quella del Vangelo del Regno. La “verità” o qualsiasi verità del Vangelo o dell’insegnamento di tutto il Nuovo Testamento, fa riferimento al contesto Regno di Dio, ai Suoi propositi e ad i Suoi obiettivi. Siamo nati di nuovo per entrare in questo Regno, siamo chiamati a vivere le priorità del Regno, siamo chiamati a pregare “venga il tuo Regno” e ad annunciare la potenza del Regno.
Nel Regno di Dio la vita “individuale” non è mai descritta senza una sottomissione a qualcuno. Tutta l’esperienza cristiana inizia individualmente attraverso il ravvedimento e la conoscenza della grazia nell’opera della croce di Cristo, ma poi segue nella dinamica della “famiglia”, nel ruolo nel corpo di Cristo, e attraverso la tua funzione a disposizione della chiesa e così via.
Questo concetto purtroppo è stato disatteso a causa di cattive esperienze vissute molte delle quali hanno lasciato cicatrici e dolore. A tal riguardo bisogna fare attenzione affinché l’esperienza personale non annulli la “verità”, non disdegni la “verità” e non combatti contro la “verità” di Dio.
Ad una attenta analisi di tutte le Scritture cristiane, nessuno può vivere il Vangelo da solo, nessuno è sufficiente a se stesso, nessuno può avere da solo tutte le risposte, abbiamo bisogno di qualcuno. Nessuno può avere la presunzione di non aver bisogno degli altri. Tutti abbiamo bisogno di qualcuno nel corpo di Cristo. Abbiamo bisogno di qualcuno alla pari con noi, e di qualcuno biblicamente idoneo nei confronti del quale mi sottometto con gratitudine. Abbiamo bisogno di tutti, perché impariamo attraverso tutti. Se al riguardo dimentichiamo le cattive esperienze vissute e se allontaniamo per un attimo le opinioni personali, arriveremo tutti alla conclusione che non possiamo vivere nel Regno di Dio in modo “anarchico” e indipendente, abbiamo necessità in di essere “corretti” con amore, di essere istruiti, incoraggiati e spronati a fare meglio, e questo avviene nella famiglia di Dio: la chiesa.
Annullare la “verità” dell’insegnamento del Signore a tal proposito, vivere sempre con idee oppure opinioni diverse dalla “verità” non porta benedizione, e neanche porta la manifestazione del Vangelo del Regno.
La Scrittura cristiana afferma che se la “verità” non viene accolta e vissuta, viene rubata. L’esempio dei quattro terreni predicato da Gesù è una lapide a questo scopo. Il seme è caduto sia nel terreno battuto, sia fra le spine e ciottoli, sia nella buona terra. Il seme non si è sviluppato dappertutto. Lavoriamo sulle nostre convinzioni, lavoriamo sulle nostre esperienze e sugli obiettivi posti dinanzi a noi dal Signore.
Vogliamo sostenere la “verità”, vivere la “verità” annunciare la “verità”.
Past. Pietro Varrazzo
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