ELIA E LA SUA PAURA

Elia, vedendo questo, si alzò, e se ne andò per salvarsi la vita; giunse a Beer-Seba, che appartiene a Giuda, e vi lasciò il suo servo; ma egli s’inoltrò nel deserto una giornata di cammino, andò a mettersi seduto sotto una ginestra, ed espresse il desiderio di morire, dicendo: “Basta? Prendi la mia vita, o Signore, poiché io non valgo più dei miei padri?” Poi si coricò, e si addormentò sotto la ginestra. Allora un angelo lo toccò, e gli disse: “Alzati e mangia”. Egli guardò, e vide vicino alla sua testa una focaccia cotta su pietre calde, e una brocca d’acqua. Egli mangiò e bevve, poi si coricò di nuovo. L’angelo del Signore tomo una seconda volta, lo toccò, e disse: “Alzati e mangia, perché il cammino è troppo lungo per tè”. Egli si alzò, mangiò e bevve; e per la forza che quel cibo gli aveva dato, camminò quaranta giorni e quaranta notti fino a Oreb, il monte di Dio.

Elia avevo servito Dio con amore e tanta forza, ma in un momento particolare della sua vita, quella donna pericolosa ricerca la sua vita. Un marito insignificante che si faceva giostrare come voleva, aveva permesso che sua moglie avesse il sopravvento su di lui, combinando grossi guai. In questi guai ci capita il profeta dell’ Eterno, proprio perché aveva dichiarato ad Izeebel quello che lei
era: una donna malvagia! Ben presto però il suo coraggio sparì e scappò nel deserto. Ancora una volta la storia biblica ci insegna qualcosa. Elia ha una parola per noi, laddove un angelo lo nutre perché possa continuare il cammino. Il Signore ha sempre un’attenzione al nostro cuore ferito: viene una volta, torna una seconda… torna sempre negli stessi piccoli segni, fino a che non riconosciamo che lì sta la grazia che ci è data in mano. Solo allora cambia il nostro modo di pensare e possiamo riprendere quota: magari non abbiamo ancora capito cosa fare, ma sappiamo di dover cercare; non possiamo più lasciarci andare alle nostre voglie, ma dobbiamo lasciarci orientare dalla volontà del Signore su di noi.
Ecco…semplice… a Dio dobbiamo ritornare.
Non scappare. Tanto Dio stesso verrà a prenderti con i suoi modi gentili, ma verrà e tu non potrai tirarti indietro. Quando Egli comincia un’opera nella nostra vita, deve farci portare avanti qualcosa, anche se non vogliamo, a modo suo ci porterà a compiere la sua volontà.

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