UNA VOCE MI DISSE: ” TU, TI VERGOGNI DEL VANGELO”
Ero in macchina, stavo per scendere, avevo preso i libri, per un corso serale di elettrotecnica. Facevo questo dopo aver finito di lavorare, per migliorare le mie attività lavorative, anche se il mio settore era “arti grafiche”. Quella voce, era così intensa, nel mio essere, che mi venne spontaneo rispondere: “NO, non mi vergogno della Parola di DIO”
Quella sottile voce continuò: “Allora, perchè stai lasciando quel libro cristiano?” – “Perchè non mi serve” risposi – “no, tu, ti vergogni” insistette – Per tutta risposta, presi quel libro, e lo portai con me. In classe, lo esposi, sul banco delle applicazioni tecniche, in modo che tutti lo vedessero; “Essenza della vita cristiana” era il titolo. Molti compagni lo videro, ma non dissero niente.
Poi si avvicinò un giovane, e cominciò a ridere ed a schernire. Fu quella l’occasione, perchè io gli annunciassi il Vangelo di CRISTO. Lui, smise di ridere, e cominciò ad ascoltare. Non avevo molto tempo, per cui, gli promisi un Nuovo Testamento. Il giorno seguente, continuai a parlargli della Grazia di DIO e gli regalai il libro promesso.
Dopo qualche settimana, si avvicinò a me e mi disse che voleva parlarmi. Era molto serio; quindi, mi pose delle domande: “Cosa mi stà succedendo? Da che mi hai regalato quel Nuovo Testamento, mi sento attratto da questo libro. La sera, quando finisco di cenare, non guardo più la televisione, ma vado subito in camera mia a leggerlo.
E ieri sera, mi è successo una cosa strana; mentre leggevo, ho iniziato a piangere. Perchè? Cosa mi succede?” Sorrisi e gli risposi. “Tu stai incontrando la Grazia di DIO; tu stai incontrando GESU’, lascia che questo avvenga.” Questo giovane diede la sua vita a GESU’, ma non solo; si convertì anche la sua sorellina e sua madre.
Era orfano di padre, come del resto lo ero anch’io. Posso concludere, solo dicendo GLORIA A DIO! Per come la SUA Parola tocca i cuori. < Io non mi vergogno dell’Evangelo di CRISTO; poichè esso è la potenza di DIO, in salute ad ogni credente (Romani 1:16)>.
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