Davide riconobbe che il Signore lo stabiliva saldamente come re d’Israele
I Cronache 14:2
Nell’era moderna, a cui apparteniamo troviamo sistemi di misurazione per ogni sorta di grandezza: per la distanza, per il peso, per l’energia, per la temperatura, per l’umidità, per la pressione, ecc… Ci chiediamo allora: disponiamo di un criterio per misurare anche la benedizione spirituale? Per valutarla, per misurarla la Scrittura ci aiuta certamente.
Dio gradiva il re Davide.
Il brano biblico del capitolo 14 del Primo Libro delle Cronache si riferisce al periodo iniziale del suo regno, quello di massimo splendore dal punto di vista spirituale.
Il re d’Israele è forte, è stimato, è gradito, è temuto:insomma, diremmo oggi, è benedetto! Di solito quando si parla di benedizione si pensa all’impatto emotivo che produce, allo stato d’animo che determina: pieni di gioia, di entusiasmo, di ottimismo; quando le cose vanno bene, le circostanze sono favorevoli, ci sentiamo completamenti soddisfatti, appagati!
Inoltre, la benedizione del Signore ci mostra la crescita spirituale, la dipendenza sempre più vicina a Dio e la perseveranza insieme alla testimonianza
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