APPROCCIARSI A LUI CON FIDUCIA Nicky Cruz
Se vogliamo essere in grado di seguire lo Spirito ed essere sensibili a tutte le Sue deviazioni di percorso, dobbiamo prima avere un cuore aperto e desideroso di pregare, affinché rimanga connesso con Dio e in questo Gesù è il nostro più grande esempio.
Nessun aspetto della vita di Dio brilla più della Sua dipendenza dalla preghiera e comunione con il Suo Padre celeste. È la caratteristica che definì il Suo ministero, la forza che c’era dietro tutto ciò che fece e disse. Gesù pregava costantemente, ogni volta che ne aveva l’opportunità. Pregò per i peccatori, per i Suoi discepoli, per ottenere sapienza e guida, per il cibo e per l’acqua, per tutto insomma. Molto spesso si appartava per poter ascoltare chiaramente la voce dello Spirito senza distrazioni.
La preghiera è il portale tramite il quale permettiamo allo Spirito Santo di avere accesso nei nostri cuori e nelle nostre menti. Ogni richiesta seria volta ad ottenere la guida e la direzione di Dio deve cominciare con questo semplice atto di comunione.
Quando preghiamo, possiamo essere completamente onesti. Gesù conosce i nostri cuori, le nostre motivazioni, i nostri pensieri, i nostri peccati e le nostre lotte. Lui comprende completamente il nostro dolore ed ogni nostra tentazione: “Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato. Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovare grazia ed essere soccorsi al momento opportuno” (Ebrei 4:15-16).
Gesù ci conosce più di quanto possiamo conoscere noi stessi. Lui ci ha creati e vive in mezzo a noi e sa ciò che stiamo attraversando. E essere strumenti nelle mani di Cristo vuol dire anche avere la volontà di aprire i nostri cuori e le nostre anime a Lui, permettendogli di condividere con Lui i nostri successi e i fallimenti.
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