La storia di Grazia.

Grazia era una donna forte spiritualmente, ma debole come donna: era piccola di statura e molto magra ma aveva una gran fede in Gesù. Il marito, alcolizzato, la picchiava anche per futili motivi. Il pastore pregava insieme alla comunità quando Grazia si presentava ai culti piena di lividi al viso, ma non aveva mai l’abitudine di autocommiserarsi, benché le sorelle gli consigliavano di denunciare al marito, lei rispondeva: “Gia ho detto a chi dovevo dirlo, vedrete che un giorno di questi si calmerà, grazie”. Si metteva al suo posto a pregare e sentire il sermone. La rabbia del marito aumentava quando si avvicinava l’ora per andare al culto. “Un’altra volta al culto vai? Sai che io non voglio e se ci vai sono capace di ammazzare te e il tuo pastore che ti ha fatto il lavaggio del cervello”. Ma Grazia senza fiatare dopo che aveva fatto tutti i suoi doveri andava al culto e pregava per il marito, benché la picchiasse a sangue. Una sera sotto l’effetto dell’alcol, mentre Grazia si preparava per andare al culto, il marito l’ha blocco all’uscita di casa mettendogli sotto al collo una lama di un coltello e gli disse: “Se vai al culto ti ammazzo”. E la moglie rispose: “Se mi ammazzi andrò in cielo, ma se non mi ammazzi andrò al culto”. Il marito restò di sasso per la risposta della moglie, tanto che decise di seguirla fino in chiesa e di fargliela pagare al pastore. Entrò si sedette, mentre tutta la chiesa l’osservava: lui aspettava la fine del culto per agire, ma come in molti casi, mentre il pastore parlava il suo cuore fu toccato dalla Parola di Dio e l’odio si trasformò in amore. Fiumi di lacrime uscivano dagli occhi di quell’uomo oramai pentito, ma sopratutto da parte della moglie che tanto aveva pregato per la sua anima. Grazia mise in pratica quello che la Bibbia dice: “Dai giorni di Giovanni il Battista fino a ora, il regno dei cieli è preso a forza e i violenti se ne impadroniscono” (Matteo 11:12). Spesso non vogliamo ammetterlo ma per colpa della nostra pigrizia, non vediamo nessun miracolo nella vita nostra. Grazia aveva messo la vita per il Signore. E se non andava al culto chi l’avrebbe biasimata? Ma lei sapeva e credeva che al di là delle botte c’era il Signore pronto ad intervenire in sua difesa. Si convertì il marito e dopo i loro figli: tutta la famiglia adorava Dio. Dopo la tempesta c’è la quiete, dopo un parto c’è la gioia di un bimbo, e dopo la sofferenza c’è la vittoria in Cristo Gesù.

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