Eliseo si trovava a Dothan. Il re siriano inviò “…un grande esercito; essi giunsero di notte e circondarono la città” (2 Re 6:14). La mattina seguente, il servo di Eliseo si alzò e vide le forze nemiche e gridò nel panico a Eliseo, “Oh, mio signore, cosa faremo?”

Hai mai avuto panico come questo servo? “Non c’è via d’uscita a questo problema. È troppo grande! Cosa posso mai fare?”

In momenti simili, le nostre preghiere possono trasformarsi in sessioni sulla preoccupazione, piene di ansietà. Diciamo a noi stessi: “Non c’è modo che Dio mi tragga fuori da tutto questo”.

Eliseo rispose al suo servo: “Non temere, perché quelli che sono con noi sono più numerosi di quelli che sono con loro” (6:16). Eliseo pregò per il suo servo, dicendo: “O Eterno, ti prego, apri i suoi occhi, perché possa vedere” (6:17). Improvvisamente il servo di Eliseo vide ciò che era invisibile a occhio nudo: “e questi vide; ed ecco il monte era pieno di cavalli e di carri di fuoco, tutt’intorno ad Eliseo” (6:17).

Proprio ora in mezzo alla tua crisi le possibilità contro di te potrebbero essere 10.000 a 1. Ma come mostra la storia di Eliseo, 10.000 è un numero scarso se raffrontato con il numero infinito di angeli al servizio di Dio. Forse ti senti sopraffatto e numericamente inferiore, ma Dio non perde mai. Egli non ritratta e non negozia mai. Egli è con te in mezzo alla tua battaglia per liberarti in maniera soprannaturale.

Ti chiederai, come il servo di Eliseo: “Cosa farò?” Dio ti ha già risposto nella storia di Eliseo: “Confida nel Signore”. Quando tutto il resto sembra fallire, quando senti che non è rimasta alcuna speranza, che stai per cedere alla sconfitta, Dio arriva e trasforma ogni cosa.

Ecco il risultato finale: “Le bande dei Siri non vennero più a fare incursioni nel territorio d’Israele” (2 Re 6:23). Fu comunque un’altra lezione che edificò la fede di Israele. Eliseo stava mostrando al popolo di Dio: “Avere il Signore dalla tua parte è meglio che avere l’esercito più potente del mondo. Confida in Lui!”